
La camera dei comuni ha dato il via libera a una riforma del welfare molto contestata, con una maggioranza risicata e tensioni evidenti all’interno del partito laburista. Il provvedimento prevede tagli ai sussidi per disabili e lavoratori malati, un tema che ha scatenato un acceso dibattito sia tra i parlamentari che nell’opinione pubblica britannica. Il governo guidato da keir starmer ha apportato modifiche all’ultimo momento, cercando di arginare le critiche e limitare la fuoriuscita di voti contrari. Nonostante ciò, si sono registrati numerosi dissensi, a partire dai legislatori appartenenti alla stessa maggioranza.
I dettagli del voto alla camera dei comuni
Martedì 27 maggio 2025, la camera dei comuni ha votato la riforma del welfare con 335 voti a favore e 260 contrari. Si tratta di un margine non troppo ampio, soprattutto per una maggioranza parlamentare che in teoria disponeva di più ampie garanzie. Il testo della legge introduce tagli diretti ai sussidi erogati a disabili e persone in malattia, due categorie che hanno già subito restrizioni negli anni precedenti. Molti deputati hanno espresso preoccupazione per l’impatto sociale delle misure, viste come penalizzanti verso chi vive condizioni di fragilità o precariato lavorativo.
Divisioni nel voto e numeri dei dissidenti
L’approvazione è arrivata nonostante le proteste interne, attribuibili soprattutto a deputati laburisti che hanno manifestato la loro contrarietà . Si sono registrati in totale 42 voti dissidenti, una cifra significativa che ha costretto il governo a rivedere pezzi della proposta durante le fasi finali del dibattito parlamentare.
Il confronto nel partito laburista e le modifiche dell’ultimo minuto
Il partito laburista, che guida il governo con keir starmer, ha vissuto una vera e propria rivolta interna. L’esecutivo ha modificato alcune parti della riforma in extremis, riducendo l’entità dei tagli e inserendo aggiustamenti per contenere le critiche. Questi interventi hanno l’obiettivo di rendere il testo più accettabile per i deputati più critici, ma non hanno cancellato del tutto la tensione tra le diverse anime del partito.
Un emendamento presentato per bloccare integralmente la riforma, sostenuto da una parte della minoranza laburista, è stato bocciato ma ha conquistato comunque una cospicua fetta di consenso tra i parlamentari del partito. Il dissenso non riguarda solo la legge in sé, ma riflette anche un contendere più ampio sulle scelte di politica sociale del governo, che mira a ridurre la spesa pubblica nel welfare.
Le implicazioni della riforma per la società e la politica
L’approvazione della riforma del welfare apre una fase delicata per il governo britannico. I tagli ai sussidi colpiscono categorie vulnerabili, come disabili e lavoratori in malattia, generando preoccupazioni tra organizzazioni e attivisti sociali. L’impatto sulle famiglie e sulle persone con esigenze speciali potrebbe essere significativo, in un contesto già segnato da difficoltà economiche per diverse fasce di popolazione.
Politicamente, il risultato del voto mette in luce le fragilità del partito laburista in parlamento. Il premier keir starmer dovrà gestire un equilibrio complesso tra la volontà di mantenere l’unità del gruppo parlamentare e la pressione di mantenere una linea rigorosa sul contenimento della spesa pubblica. La riforma, pur approvata, continuerà a essere al centro di dibattiti intensi, con possibili ripercussioni sul consenso elettorale e sulle future politiche sociali del governo.