
L’ondata di caldo che sta investendo l’Italia in queste settimane non accenna a diminuire, provocando gravi problemi in diverse regioni dal nord al sud. Tra vittime causate dal caldo estremo, blackout nelle città e interventi di emergenza per salvaguardare chi lavora e vive all’aperto, la penisola affronta una situazione difficile. Le autorità e le regioni si organizzano con ordinanze e piani per tutelare la salute pubblica e gestire le conseguenze dell’alta temperatura.
Vittime e malori legati al caldo torrido tra nord e sud
Il caldo intenso, che sta caratterizzando l’inizio dell’estate 2025, ha causato la morte di una donna di 53 anni a Bagheria, nel palermitano. La donna, affetta da problemi cardiaci, si è accasciata su un marciapiede ormai rovente sotto il sole cocente e non si è più rialzata. Il tragico episodio si aggiunge alla morte di un operaio avvenuta pochi giorni prima a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna. In Veneto, a Tezze sul Brenta, due operai hanno accusato un malore mentre lavoravano all’interno di una cisterna saturata di vapori causati dall’alta temperatura; uno di loro è in coma e intubato. Sono situazioni che mostrano come le alte temperature mettano a rischio la vita soprattutto sul posto di lavoro, aggravando condizioni di salute preesistenti o creando condizioni pericolose.
Aumento accessi ospedalieri
Gli ospedali risentono dell’aumento degli accessi nelle zone più colpite dal caldo. Nel sud Italia, ad esempio, la Calabria ha rafforzato i pronto soccorso con 30 specializzandi per far fronte all’incremento di codici meno gravi. In Lombardia e Liguria le strutture si preparano ad un aumento simile dei pazienti fragili, come anziani e persone con malattie croniche, categorie che soffrono maggiormente gli effetti del caldo.
Blackout e disagi nelle città più calde
L’emergenza caldo provoca anche problemi a infrastrutture fondamentali. A Firenze, nel centro storico gremito di turisti, un sovraccarico di consumo dei condizionatori ha causato la caduta della corrente elettrica. Uffici, abitazioni, alberghi e negozi sono rimasti al buio per ore nel cuore della città. Una situazione simile si è verificata a Bergamo, dove il blackout ha spento anche i semafori, incrementando il rischio per la circolazione stradale.
La densità di popolazione, l’aumento del consumo energetico per rinfrescarsi e l’elevata temperatura dei cavi elettrici favoriscono questi malfunzionamenti, spesso in momenti di massimo picco nelle ore pomeridiane. Le città devono mettere in campo soluzioni per evitare nuovi episodi, in attesa del calo termico previsto per i prossimi giorni.
Consumo energetico e rischio blackout
Le città devono mettere in campo soluzioni per evitare nuovi episodi, in attesa del calo termico previsto per i prossimi giorni.
Le regole per chi lavora all’aperto e le ordinanze regionali
Diversi governi regionali hanno emesso ordinanze per impedire ai lavoratori di operare durante le ore più calde, per salvaguardare la salute e prevenire incidenti da colpi di calore. In Sardegna agricoltori e operai edili non potranno lavorare all’aperto tra le 12,30 e le 16 fino a fine agosto. Provvedimenti simili sono attivi in Veneto, Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte. La Sicilia ha già l’ordinanza in vigore dal 26 giugno; le Marche si preparano a vararla il 3 luglio, con un anticipo di un mese rispetto allo scorso anno.
Il ministro del Lavoro marina calderone firmerà a breve un protocollo d’intesa con imprese e sindacati per definire misure di contenimento dei rischi causati dal caldo negli ambienti di lavoro. Tra le norme previste ci saranno: orari più elastici, sorveglianza sanitaria rafforzata, abbigliamento appropriato e ammortizzatori sociali per i comparti più esposti, primo fra tutti quello agricolo che impiega circa mezzo milione di lavoratori durante la stagione estiva.
Assistenza e spazi di sollievo per cittadini e turisti
Le amministrazioni comunali cercano di mettere a disposizione spazi freschi e punti di ristoro per contrastare le condizioni difficili in città. A roma, ad esempio, interessata dall’afflusso dei pellegrini per il Giubileo, sono attive tende climatizzate gestite dalla croce rossa, insieme a presidi di protezione civile nelle basiliche e alle stazioni.
Napoli propone una mappa di rifugi climatici, una trentina tra ville e giardini pubblici dove è possibile trovare refrigerio. Anche in campania vari comuni hanno aperto centri di accoglienza temporanei. Bari ha organizzato un servizio di aiuto chiamato “telefono amico” e un sistema di consegna a domicilio dei beni di prima necessità tramite un “pony della solidarietà”. Altre città italiane offrono ingressi gratuiti in piscine comunali o musei, così da offrire alternative fresche agli spazi aperti.
Iniziative nelle città italiane
Altre città italiane offrono ingressi gratuiti in piscine comunali o musei, così da offrire alternative fresche agli spazi aperti.
Le indicazioni del ministero della salute e l’evoluzione meteo
Il ministero della Salute ha rinnovato l’invito alla popolazione a seguire le indicazioni per evitare problemi legati al caldo, soprattutto nelle fasce più vulnerabili come bambini, anziani, malati cronici e lavoratori all’aperto. Sul sito ufficiale sono disponibili bollettini meteo-sanitari aggiornati per orientarsi in queste giornate difficili.
Secondo i meteorologi, l’anticiclone che ha portato temperature record cederà terreno tra venerdì e i primi giorni di luglio, con l’arrivo di perturbazioni sulle Alpi e poi verso il centro-sud. Sono attesi temporali intensi, grandinate e piogge forti che dovrebbero portare sollievo dopo giorni di afa opprimente. Fino ad allora, il caldo continuerà a mettere a dura prova persone e infrastrutture su tutta la penisola.