
Bardonecchia in allerta: tragedia dopo l’esondazione del rio Frejius, la paura torna tra la popolazione
La situazione a Bardonecchia, una località montana in provincia di Torino, è drammatica e preoccupante. Un uomo di circa 50 anni ha perso la vita a causa dell’esondazione del rio Frejus e del rio Merdovine, che hanno colpito la zona con una violenza inaspettata. Il corpo dell’uomo è stato rinvenuto dalla polizia nel torrente, a circa 400 metri dal suo furgone. Questo tragico evento riporta alla mente l’alluvione devastante dell’agosto 2023, che ha lasciato segni indelebili sulla comunità.
Appello delle autorità locali
La sindaca Chiara Rossetti ha lanciato un appello alla popolazione, esortando a non avvicinarsi ai ponti e a evitare spostamenti, in particolare in via Einaudi e passeggiata Donatori di Sangue. Il Comune ha adottato misure straordinarie, ordinando di rimanere in casa e di non utilizzare l’auto. Le condizioni meteorologiche attuali sono simili a quelle di due anni fa, caratterizzate da un periodo di caldo intenso seguito da sbuffi d’aria fresca che hanno generato nubifragi devastanti, portando a situazioni di emergenza.
Le autorità hanno chiuso l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia in entrambe le direzioni, mentre nel Palazzetto dello Sport è stata allestita un’area di ricovero per chiunque ne avesse necessità. Le immagini che giungono da Bardonecchia mostrano strade allagate e fiumi in piena, evidenziando la fragilità del territorio di montagna, già provato da eventi meteorologici estremi.
Difficoltà anche a Cogne
Non solo i residenti di Bardonecchia si trovano in difficoltà; anche Cogne, un piccolo comune di 1.300 abitanti ai piedi del Gran Paradiso in Valle d’Aosta, ha subito pesanti danni. La strada statale che collega la località alla valle centrale è stata chiusa a causa di due frane, isolando completamente la comunità. Durante l’emergenza, un’automobile è rimasta bloccata e i passeggeri sono stati salvati grazie a un’operazione congiunta del soccorso alpino e dei vigili del fuoco. Questo evento si verifica a un anno esatto dall’alluvione che aveva già messo in ginocchio gran parte della regione, evidenziando gli effetti devastanti della crisi climatica.
Reazioni in Parlamento e proposte innovative
La notizia di Cogne ha suscitato reazioni anche in Parlamento. Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Angelo Bonelli, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale, sottolineando l’urgenza di un piano contro la crisi climatica. Ha dichiarato: «Oggi assistiamo all’ennesima conferma degli effetti sempre più gravi della crisi climatica». Bonelli ha proposto una soluzione innovativa: il riutilizzo dell’antica ferrovia mineraria tra Pila e Cogne, che potrebbe rivelarsi vitale per residenti e turisti in situazioni di emergenza.
In questo contesto, è fondamentale che la popolazione rimanga informata e segua le indicazioni delle autorità. Le comunicazioni ufficiali e le misure di sicurezza devono essere rispettate per proteggere la vita e la sicurezza di tutti. La collaborazione tra cittadini e istituzioni è cruciale per affrontare questa crisi e prepararsi a future emergenze climatiche.
Il monitoraggio continuo della situazione meteo e dei corsi d’acqua è essenziale per evitare ulteriori tragedie e per pianificare eventuali evacuazioni o interventi di emergenza. La resilienza delle comunità montane dipende dalla loro capacità di adattarsi e rispondere in modo efficace a eventi sempre più frequenti e intensi, rendendo necessaria una riflessione profonda sulle politiche di gestione del territorio e sul modo di affrontare il cambiamento climatico.