
Trump esprime fiducia: 'La scadenza sui dazi non avrà bisogno di proroga'
Donald Trump ha recentemente condiviso la sua opinione riguardo alla scadenza del 9 luglio per i dazi imposti da Washington, affermando che non ritiene necessaria una proroga. L’ex presidente degli Stati Uniti ha sottolineato che l’amministrazione attuale sta già “inviando lettere” a circa 200 paesi coinvolti nelle misure tariffarie, evidenziando i progressi significativi nei negoziati sui dazi con la Cina e il Regno Unito. Inoltre, ha aggiunto che si stanno attivamente cercando accordi simili con altri paesi.
Implicazioni per l’economia globale
Il contesto di queste affermazioni è complesso e carico di implicazioni per l’economia globale. La politica protezionistica avviata da Trump ha già avuto un impatto significativo, prima ancora dell’applicazione effettiva dei dazi. Tuttavia, l’effetto reale sulla crescita economica potrebbe rivelarsi più grave del previsto, poiché si somma a vulnerabilità già esistenti nel sistema economico mondiale. Queste vulnerabilità includono:
- Rischi per la stabilità finanziaria.
- Sostenibilità del debito.
- Incertezze economiche globali che influenzano le decisioni di investimento.
La Banca dei regolamenti internazionali (Bri) ha lanciato un allarme riguardo a queste problematiche, sottolineando che il clima di alta incertezza sta già spingendo le aziende a posticipare gli investimenti, mentre le famiglie tendono ad aumentare il loro risparmio come misura precauzionale. Anche se i dati attuali non mostrano un rallentamento significativo nella crescita, le avvisaglie di un deterioramento dell’attività economica sono evidenti, con previsioni di peggioramento per diversi paesi.
Tensioni geopolitiche e fragilità economica
La situazione è ulteriormente complicata da tensioni geopolitiche in corso, con conflitti armati che lambiscono i confini europei e l’economia globale che cerca di riprendersi dall’impatto della pandemia e dell’alta inflazione, aggravata dall’aumento dei prezzi energetici. In questo contesto, l’approccio protezionistico di Trump si inserisce in un quadro fragile, caratterizzato da elevati livelli di debito in molti paesi e da una crescente frammentazione economica.
La Bri ha identificato diverse “sacche di rischiosità” che minacciano la stabilità finanziaria globale. Tra queste:
- Debito pubblico ai livelli record.
- Mercati privati del credito che operano al di fuori del sistema bancario tradizionale.
- Politiche di investimento rischiose degli hedge fund.
Rischi emergenti e criptovalute
Un rischio emergente che ha attirato l’attenzione della Bri è rappresentato dalla finanza legata alle criptovalute, in particolare gli stablecoin, che stanno diventando sempre più interconnessi con il sistema finanziario tradizionale. Questo legame è alimentato in parte dall’amministrazione Trump, che sembra favorire l’uso degli stablecoin ancorati ai Treasury statunitensi per finanziare il debito. L’espansione di questo settore potrebbe introdurre ulteriori rischi, inclusa la possibilità di una corsa agli asset sicuri in caso di shock nel mercato delle criptovalute.
Il documento della Bri, che si estende su circa 120 pagine, mette in guardia contro i potenziali effetti destabilizzanti di un mercato delle criptovalute in flessione. In particolare, un crollo significativo nel mercato crypto potrebbe avere ripercussioni sul funzionamento del mercato dei Treasury, minando così la stabilità complessiva del sistema finanziario.
In conclusione, la posizione di Trump sulla proroga dei dazi e gli sviluppi economici globali si intrecciano in un quadro complesso e in continua evoluzione. Mentre la sua amministrazione continua a perseguire accordi commerciali con vari paesi, il rischio di instabilità finanziaria rimane una preoccupazione centrale per le autorità economiche e finanziarie di tutto il mondo. La necessità di un’azione coordinata da parte di governi e istituzioni finanziarie diventa cruciale per garantire la stabilità economica e promuovere una crescita sostenibile in un contesto di incertezze crescenti. L’attenzione ora si concentra su come le politiche commerciali e la regolamentazione delle criptovalute si evolveranno nei prossimi mesi, mentre il mondo cerca di affrontare le sfide economiche in un panorama internazionale sempre più complesso e interconnesso.