
Il governo messicano ha preso una decisione per proteggere le famiglie che ricevono rimesse dagli Stati Uniti, dove vive una vasta comunità di migranti messicani. L’imposta dell’1% prevista dal governo Usa sulle rimesse inviate in contanti sarà rimborsata tramite un programma statale. L’iniziativa punta a difendere il potere d’acquisto dei destinatari ed evitare che la tassa riduca le somme effettivamente disponibili per le famiglie messicane.
Programma di rimborso per l’imposta sulle rimesse in contanti
Claudia Sheinbaum, presidente del Messico, ha spiegato che venerdì verranno resi noti i dettagli del programma con cui il governo messicano restituirà l’1% di tassa applicata alle rimesse in contanti dagli Stati Uniti verso il Messico. La misura riguarda solo le somme inviate tramite canali ufficiali riconosciuti dal governo. Per ottenere il rimborso sarà necessario utilizzare la Carta Finanziaria per il Benessere , uno strumento creato per facilitare l’accesso ai servizi finanziari alle persone con maggiori difficoltà economiche.
Sistema Finabien e gestione delle risorse
Il sistema Finabien consente alle famiglie vulnerabili di gestire i fondi in modo sicuro e trasparente. Il piano di rimborso faciliterà l’accesso a quelle risorse, compensando l’effetto della tassa imposta oltreoceano. La presidente ha sottolineato che questa risposta mette al centro le esigenze delle famiglie messicane e sostiene la stabilità economica dei nuclei più esposti a questo genere di misure esterne.
L’imposta statunitense interessa solo trasferimenti in contanti
Da Washington arrivano segnali più chiari sul progetto della nuova imposta. Sheinbaum ha riferito che la normativa statunitense, nella sua ultima versione, prevede che la tassa dell’1% venga applicata esclusivamente alle rimesse inviate in contanti. Ciò significa che i trasferimenti elettronici, più diffusi e tracciabili, non saranno soggetti a questo costo aggiuntivo.
Impatto pratico della normativa Usa
Questa precisazione ha una rilevanza pratica notevole, vista la composizione delle modalità di invio nei flussi di denaro dai migranti messicani. La tassa, dunque, colpisce solo una parte delle trasferte economiche e lascia fuori la maggioranza dei trasferimenti tracciati.
Prevalenza dei trasferimenti elettronici riduce l’impatto della tassa
Secondo i dati forniti dalla banca centrale del Messico, Banxico, il 99% delle rimesse che entra nel paese proviene da trasferimenti elettronici. Questo dato diminuisce l’effetto concreto della nuova tassa Usa sulle rimesse complessive che arrivano in Messico. L’abitudine ad utilizzare mezzi digitali per inviare denaro assicura alle famiglie riceventi una protezione naturale contro l’imposta prevista.
Vantaggi dei pagamenti digitali
Questa tendenza a privilegiare i trasferimenti elettronici nasce anche dalla necessità di garantire sicurezza e velocità nelle operazioni. Di fatto, il basso peso delle rimesse in contanti è un fattore che limita la portata dell’onere fiscale e si traduce in minori disagi per chi vive in Messico e riceve denaro dall’estero.
In questo contesto, l’intervento governativo rappresenta un supporto aggiuntivo per chi comunque si avvale di metodi meno sicuri o meno tracciabili, bilanciando l’effetto della tassazione e tutelando un segmento di migranti e delle loro famiglie.