
Il 2 luglio 2025 Paramount+ porta in streaming il film live-action “Dora alla ricerca di Sol Dorado”, ispirato alla celebre serie animata “Dora l’esploratrice“. Questa uscita segna l’avvio della “Great Dora Fiesta”, un evento per i 25 anni della serie, uno dei programmi prescolari più visti e tradotti al mondo. Il film racconta la storia di una Dora sedicenne alle prese con un’antica missione in Colombia, che fa da sfondo a un racconto vicino alle radici culturali latine, un aspetto al centro dell’attenzione del regista Alberto Belli.
Dalla serie tv al film: un salto verso la maturità di dora
La nuova avventura di dora cambia pelle rispetto alla serie tv che ha appassionato generazioni di bambini a partire dal 2000. Qui Dora non è più una bambina, ma una ragazza di sedici anni pronta a un’avventura più complessa. Nel film è accompagnata dal cugino Diego, dall’amica Naiya e dal fratellino Sonny in una corsa contro il tempo per trovare un tesoro degli Inca, prima che cada nelle mani sbagliate.
Un simbolo di orgoglio culturale
Non è solo un film d’avventura. La sceneggiatura di JT Billings trasforma Dora in un simbolo di orgoglio culturale. La sua identità bilingue, che nelle edizioni originali mescola spagnolo e inglese, riflette l’esperienza di molti latini negli Stati Uniti. Questa caratteristica viene sottolineata anche dalla giovane attrice Samantha Lorraine, che ha definito un onore interpretare un’eroina così legata alle proprie radici durante gli ultimi Kids Choice Awards.
Le riprese nella giungla colombiana tra sfide e immersione culturale
Il regista Alberto Belli, cresciuto in Messico ma con genitori italiani, ha voluto portare il progetto fuori dai soliti studi hollywoodiani per girare realmente nella giungla della Colombia. Questo approccio insolito ha imposto difficoltà logistiche e ambientali. Il caldo intenso, gli animali selvatici e insetti hanno reso faticose le riprese. Belli ricorda episodi come la presenza quotidiana di serpenti catturati dalla sicurezza e l’incontro con uno scorpione durante una scena.
Raccontare la storia dalle radici
Questa scelta non è stata casuale. Girare sul territorio significa raccontare la storia direttamente dalle sue radici. La Colombia diventa non solo una location, ma un elemento essenziale per rispettare la cultura e le tradizioni di un popolo che troppo spesso nei media viene rappresentato solo attraverso stereotipi negativi. Per Belli, quello che conta è mostrare un volto autentico di questo territorio e delle sue genti, lontano dalle narrazioni di criminalità.
Una rappresentazione positiva della cultura latina in tempi di tensioni sociali
Il contesto sociale attuale negli Stati Uniti, dove la comunità latina affronta frequenti retate e discriminazioni da parte delle autorità, rende il film ancor più significativo. Alberto Belli sottolinea il valore di proporre una figura latina positiva, di studiosa e custode della propria storia, in opposizione agli stereotipi mediatici spesso alimentati da discorsi politici.
In un momento in cui i latini sono troppo spesso dipinti esclusivamente in relazione a crimini o problemi sociali, “Dora alla ricerca di Sol Dorado” si propone come una risposta diversa. La protagonista rappresenta una ragazza che esplora, si informa, si entusiasma per la propria cultura e lotta per difenderla. Il film trasmette così un messaggio di speranza e appartenenza rivolto soprattutto alle nuove generazioni.
Il regista alberto belli e il progetto dora: un racconto personale e familiare
Alberto Belli arriva al progetto dopo lavori consolidati come “I terribili nove” per Disney nel 2023 e un percorso autoreale affidato spesso temi vicino alla famiglia e all’identità culturale. La sua esperienza personale, metà messicana e metà italiana, e la sua vita a Los Angeles lo hanno portato a riconoscere il peso delle storie latine nel mondo dell’intrattenimento.
La passione per l’avventura e l’identità culturale
Al momento del primo incontro con Paramount, Belli ha spiegato apertamente la sua passione per i film d’avventura con un tocco di ironia, citando titoli come Indiana Jones e La mummia, ma evidenziando come Dora presenti qualcosa di diverso. L’esplorazione di Belli va oltre la caccia al tesoro tradizionale per abbracciare la conoscenza e la valorizzazione della storia personale e collettiva.
Il risultato è un film che non rinuncia all’azione e al divertimento, ma che pone al centro una missione educativa e identitaria. Un progetto che riflette anche il desiderio di narrare storie latine a un pubblico globale, restituendo dignità e complessità a un mondo a lungo marginalizzato nel cinema mainstream.