
Negli ultimi giorni diverse agenzie di viaggio in Italia hanno ricevuto comunicazioni inviate dalla Rai riguardo al canone speciale. Queste lettere hanno creato qualche dubbio, ma è importante sapere che si tratta solo di avvisi a scopo informativo e non implicano un pagamento obbligatorio immediato. A chiarirlo è Assoviaggi Confesercenti, che ha voluto rubricare la questione per evitare malintesi tra gli operatori del settore.
La natura informativa delle comunicazioni rai alle agenzie di viaggio
Le missive inviate dalla Rai alle agenzie di viaggio non rappresentano un atto di richiesta di pagamento ma servono principalmente a informare le attività sulla normativa del canone speciale. L’obiettivo è far conoscere quali apparecchi all’interno delle sedi lavorative possono richiedere l’applicazione del canone. È fondamentale sottolineare che nessuna agenzia è tenuta a versare somme se non possiede apparecchi muniti di un sintonizzatore tv integrato.
Questa specifica precisazione riduce il rischio di avviare procedure di pagamento ingiustificate. Le lettere, quindi, vanno interpretate come una forma di promemoria normativo, non come ingiunzioni di pagamento immediate. Il rischio di equivoci ha portato Assoviaggi Confesercenti a intervenire ufficialmente per spiegare che il canone speciale riguarda solamente dispositivi ben definiti.
Quali dispositivi implicano il pagamento del canone speciale rai
Il canone speciale Rai viene applicato solo se l’agenzia possiede apparecchi dotati di sintonizzatore tv integrato. Tra questi rientrano televisori tradizionali, lettori o registratori video, decoder per la ricezione digitale terrestre o satellitare, chiavette Usb con sintonizzatore e media player con funzione tv. La presenza di tali apparecchi all’interno dell’agenzia obbliga al pagamento del canone.
Dispositivi come computer, monitor, tablet o smartphone non sono soggetti a questo pagamento se privi di sintonizzatore. Anche se usati per vedere programmi in streaming, questi strumenti non rientrano nella categoria di apparecchi a cui si applica il canone speciale. La distinzione tecnica si basa esclusivamente sulla presenza del sintonizzatore integrato, requisito che esclusivamente alcuni dispositivi di natura tv possiedono.
L’orientamento della rai e del ministero dello sviluppo economico
Nel 2012, la Rai aveva già fornito indicazioni precise sulla definizione dei dispositivi soggetti a canone speciale, seguendo le direttive del Ministero dello Sviluppo Economico. Questa nota ministeriale aveva escluso tablet e smartphone dalla base imponibile del canone proprio per evitare un ostacolo all’adozione di nuove tecnologie e digitalizzazione delle imprese.
Così, la normativa ha voluto mantenere un equilibrio tra tutela dei diritti d’autore e promozione delle moderne soluzioni tecnologiche usate nelle attività commerciali. Le agenzie di viaggio che utilizzano dispositivi digitali privi di sintonizzatore per la gestione delle vendite o per l’intrattenimento non devono preoccuparsi della richiesta del canone. Il riconoscimento ufficiale di questa esclusione facilita l’aggiornamento sui costi legati alle apparecchiature multimediali degli uffici.