
Donald Trump ha fornito aggiornamenti sulle decisioni relative alle tariffe imposte su circa 200 paesi. Durante un’intervista rilasciata a Fox News, l’ex presidente statunitense ha chiarito la posizione della sua amministrazione riguardo alla scadenza del 9 luglio per i dazi, spiegando che, al momento, non intende prorogare tale termine.
La gestione delle lettere ai paesi colpiti dalle tariffe
Trump ha detto che il suo team sta spedendo lettere ai paesi coinvolti dai dazi, un passaggio formale per informare i governi interessati sulle misure in vigore o in programma. Queste comunicazioni rappresentano un elemento chiave nella strategia di imposizione tariffaria statunitense, volta a giustificare e difendere le restrizioni commerciali davanti alla comunità internazionale. La notizia coinvolge circa 200 paesi, una cifra che sottolinea l’ampiezza delle restrizioni americane nel commercio globale.
Accordi raggiunti con cina e gran bretagna
Un punto centrale dell’intervista ha riguardato i recenti accordi che Trump ha dichiarato di aver concluso con la Cina e la Gran Bretagna in materia di dazi. L’ex presidente ha segnalato come siano ormai in vigore intese commerciali con questi due paesi, che rappresentano partner strategici e mercati fondamentali per gli Stati Uniti. Questi accordi potrebbero rappresentare una fase di distensione dopo periodi di tensione commerciale, favorendo relazioni più regolamentate in ambito tariffario.
Prospettive per gli altri paesi e i prossimi passi
Trump ha aggiunto che si sta lavorando per stringere ulteriori intese con gli altri paesi interessati dalle tariffe. Questi sforzi indicano una volontà di negoziare condizioni più chiare e potenzialmente mitigare le tensioni commerciali, senza però rinunciare all’obiettivo di proteggere gli interessi economici americani. Al momento, quindi, non è prevista una proroga della scadenza fissata per il 9 luglio, né un allentamento delle misure imposte, ma c’è spazio per trattative e accordi nei prossimi mesi.
«Potrei farlo ma non credo ci sia bisogno» ha affermato Trump a proposito della possibile proroga dei dazi.