
Giulia cenci, 36 anni, e suo figlio Samuele la casa, 18 anni, hanno sostenuto insieme l’esame di maturità 2025 all’istituto alberghiero di Pesaro. La loro storia ha catturato l’attenzione per l’eccezionale coincidenza: madre e figlio nello stesso istituto, con le stesse date per le prove scritte, ma con percorsi diversi, che hanno vissuto questa sfida educativa fianco a fianco. Il racconto mette in luce sacrifici, rinunce e il valore di riprendere un progetto scolastico interrotto tanti anni fa.
Il ritorno di giulia cenci negli studi dopo 18 anni
Giulia cenci aveva lasciato la scuola circa 18 anni fa, poco prima di ottenere il diploma. La ragione era una gravidanza inattesa, un momento che l’ha portata a sospendere gli studi per dedicarsi alla famiglia. Nel 2025, ha deciso di portare a termine quel percorso rimandato da tempo, prendendo la decisione di riprendere gli studi da privatista all’istituto alberghiero di Pesaro, la stessa scuola frequentata dal figlio. Dopo un anno sabbatico da lavoro, si è organizzata in autonomia per seguire i programmi scolastici, adattandoli ai suoi impegni familiari. L’impegno è stato consistente, dovendo combinare studio e cura della famiglia, ma ha voluto terminare quel percorso lasciato in sospeso sin dai tempi della sua adolescenza.
Una scelta rara e determinata
La scelta di tornare a studiare in contemporanea con il figlio rappresenta un evento raro, e non solo per il ritorno agli studi a quasi due decenni di distanza. Essere privatista comporta l’autonomia nello studio e l’assenza di una presenza costante in classe, mentre Samuele affrontava l’esame come studente interno, seguendo le lezioni quotidianamente. La gestione di questo doppio ruolo ha richiesto grande determinazione da parte di Giulia, che ha organizzato la preparazione personalmente, dimostrando volontà e impegno in un contesto di vita già complesso.
Preparazione e esame: dinamiche tra madre e figlio
Il percorso che ha portato alla prova di maturità ha visto madre e figlio affiancati in modi differenti ma complementari. Samuele ha seguito il percorso tradizionale, svolgendo tutte le lezioni previste dall’istituto alberghiero, mentre Giulia ha studiato in modo indipendente, da privatista, rischiando di dover affrontare difficoltà senza un tutor scolastico fisso. Tra gli aspetti più significativi del loro rapporto di studio c’è stata proprio la collaborazione reciproca: Samuele ha aiutato la madre con le procedure burocratiche necessarie per iscriversi agli esami di stato, mentre lei ha dato una mano al figlio soprattutto in matematica, materia notoriamente difficile e che richiede esercizio costante.
Un momento di sostegno e confronto
La prova orale di Giulia si è svolta qualche giorno prima di quella di Samuele. Per entrambi, affrontare insieme questo momento ha acceso una nuova dinamica familiare, fatta di sostegno concreto e confronto sugli argomenti di studio. Per la famiglia è stata un’esperienza intensa, da vivere sotto uno stesso tetto con responsabilità condivise e la sfida nuova di una maturità doppia, ma unita dal legame profondo tra madre e figlio.
La reazione della famiglia e la festa finale dopo gli esami
La giornata finale degli esami ha visto la famiglia riunita in un momento di festa e sorpresa. Giuliano cenci, padre di Giulia e nonno di Samuele, era presente per sostenere il nipote e non si aspettava di assistere anche all’uscita della figlia dall’esame orale. La sorpresa è stata emozionante; il padre era rimasto all’oscuro fino all’ultimo e si è trovato così a festeggiare il diploma di entrambi.
Un racconto di impegno e ricongiungimento
Questa vicenda tocca temi di impegno e di ricongiungimento con il passato, in un ambiente famigliare che ha saputo mantenere il calore e la solidarietà. La storia di Giulia e Samuele, raccontata da il resto del carlino, dimostra come la determinazione e il supporto reciproco possano ribaltare situazioni considerate difficili e alimentare nuove speranze, anche dopo anni di interruzioni e scelte diverse. Gli esami di maturità si sono trasformati così in un momento di svolta, vissuto come un traguardo comune e un punto di partenza per entrambi.