
La situazione a Belgrado resta agitata dopo la grande manifestazione antigovernativa che ha radunato decine di migliaia di persone in piazza Slavija. I gruppi di manifestanti continuano a scontrarsi con la polizia in assetto antisommossa, specie nei punti nevralgici del centro. Le forze dell’ordine hanno risposto con cariche e gas lacrimogeni, cercando di contenere atti di violenza e resistenza. Diversi feriti e arresti sono stati segnalati anche se fonti ufficiali non confermano ancora i dettagli precisi.
La situazione di piazza slavija e il deflusso dei manifestanti
A piazza Slavija, epicentro della protesta antigovernativa, la massa di manifestanti si è progressivamente diradata nel corso della giornata. Decine di migliaia di persone avevano preso parte alla manifestazione, ma col passare delle ore molti hanno lasciato la piazza. Rimangono tuttavia centinaia di manifestanti attivi e determinati a continuare la protesta. Questi hanno reagito lanciando sassi, bottiglie e petardi contro le forze dell’ordine, in risposta alle quali la polizia ha effettuato cariche dissuasive per mantenere l’ordine. Gli agenti si sono serviti anche di manganelli e gas lacrimogeni per contenere gli scontri e disperdere i gruppi più violenti.
L’aria in piazza Slavija resta tesa e la presenza degli agenti in antisommossa appare massiccia e concentrata proprio in quei punti dove il confronto è più acceso. Le operazioni di controllo proseguono senza sosta durante la serata.
Gli scontri nelle vie del centro: kneza milosa, kralja milana e viale kralja aleksandra
I momenti più problematici si registrano fuori dalla piazza nelle strade Kneza Milosa, Kralja Milana e all’incrocio tra il viale Kralja Aleksandra e via Resavska. Sono qui che i gruppi più determinati di manifestanti hanno dato luogo a fronteggiamenti più duri con le forze dell’ordine. In questi punti la polizia è impegnata a respingere i tentativi di avanzata e di azioni violente.
Le vie del centro si trasformano in veri e propri teatri di scontri con lanci di oggetti e contatti fisici. La polizia reagisce in modo energico, cercando di impedire che la situazione degeneri ulteriormente. Le cariche e l’uso dei gas lacrimogeni sembrano aver rallentato le azioni più aggressive, anche se la tensione resta alta e gli scontri a intermittenza proseguono.
La reazione delle autorità agli scontri e le notizie sui feriti
Il ministro dell’Interno Ivica Dacic ha commentato la situazione condannando la violenza provocata durante le manifestazioni. Ha giustificato l’intervento della polizia spiegando che le misure adottate sono state necessarie per fronteggiare le provocazioni e gli atti violenti da parte dei manifestanti. Dacic ha invitato alla calma ma ha sottolineato che l’ordine pubblico deve essere garantito.
Anche il capo della polizia ha preso posizione, confermando come gli agenti abbiano agito in risposta a provocazioni evidenti. Da fonti non ufficiali emergono notizie riguardo a qualche ferito in entrambi gli schieramenti e a diversi arresti svolti nelle ore più critiche degli scontri. Al momento mancano però conferme ufficiali sulla gravità dei feriti o sul numero esatto delle persone fermate.
I fatti di Belgrado segnalano un clima di tensione e confronto che potrebbe proseguire nelle prossime ore. Le autorità mantengono una posizione decisa, mentre diversi gruppi di cittadini continuano a manifestare malcontento con esibizioni che sfociano in episodi di violenza.