
Stile sartoriale 2025 ha preso il via il 27 giugno segnando un appuntamento chiave per la sartoria italiana. L’edizione di quest’anno è dedicata al 450° anniversario dell’accademia nazionale dei sartori, nata nel 1575 e considerata la più antica istituzione attiva nel campo della sartoria in Europa. L’evento ha accolto artigiani, istituzioni e appassionati attorno a un programma di premi, sfilate e incontri per mettere in luce il ruolo storico e attuale della tradizione sartoriale.
Celebrazione dei 450 anni dell’accademia nazionale dei sartori a roma
L’accademia nazionale dei sartori ha festeggiato i suoi 450 anni di attività con una due giorni ricca di appuntamenti. Fondata a roma nel 1575, rappresenta un fulcro fondamentale per la conservazione e la promozione del mestiere del sarto in italia e in europa. Il 27 e 28 giugno 2025, la capitale ha ospitato spettacoli e momenti di riflessione dedicati alla sartoria tradizionale, celebrando la continuità di un’attività artigianale che mantiene il suo valore non solo sul piano produttivo ma anche culturale.
La sede centrale dell’evento è stata via veneto, location scelta per la sfilata intitolata “l’eterna eleganza”, che ha concentrato l’attenzione su capi d’alta sartoria creati da maestri sarti membri dell’accademia. La scelta di roma come teatro delle celebrazioni sottolinea la radice storica e la centralità italiana nel panorama sartoriale europeo, confermando il legame profondo tra artigianalità e tradizione.
La sfilata di “l’eterna eleganza” e le creazioni degli studenti
Il momento clou della manifestazione è stato la sfilata del 28 giugno, che ha radunato circa 500 invitati nel cuore di via veneto. L’evento ha avuto inizio con gli abiti realizzati dagli studenti dell’accademia, offrendo uno sguardo sulle nuove leve della sartoria italiana. I giovani artigiani hanno mostrato creazioni che riflettono tecniche artigianali tradizionali combinate con sensibilità contemporanee, portando avanti un mestiere che si nutre di un sapere antico.
A seguire, sono stati presentati gli abiti dei finalisti del concorso “forbici d’oro”, un premio annuale riconosciuto come una delle più alte onorificenze per sarti professionisti in italia. Gli abiti selezionati rappresentano l’eccellenza nella capacità di cucitura e nell’uso dei materiali, perfettamente in linea con l’obiettivo di valorizzare la sartoria come forma d’arte. La sfilata si è conclusa con le creazioni di 40 sarti accademici, un gruppo scelto che rappresenta il cuore dell’accademia e della tradizione sartoriale nazionale.
Premi forbici d’oro e riconoscimenti ai maestri sarti
L’edizione 2025 di stile sartoriale ha annunciato i nomi dei vincitori dei premi dedicati agli artigiani del settore. Il premio “forbici d’oro” è stato assegnato a lorenzo macchiaroli, finalista della regione lazio, riconosciuto per l’abilità nel lavoro sartoriale. Il “gesso d’oro”, destinato a chi eccelle nelle tecniche di stilismo e drappeggio, è andato a giovanni andrea palmiotto, finalista per il piemonte. Infine, il premio “ditale d’oro” per l’abito meglio cucito è stato conferito a vanit tohsanguanpun, finalista della regione toscana.
Questi riconoscimenti rappresentano il valore del talento artigianale diffuso in italia, puntando i riflettori su figure capaci di mantenere vivo il lavoro manuale in un contesto che tende alla standardizzazione industriale. Il concorso è ormai un punto di riferimento per la sartoria italiana e permette ai maestri sarti di confrontarsi e far emergere nuove competenze, dando visibilità alle realtà territoriali coinvolte nella tradizione sartoriale.
Il convegno in campidoglio sul made in italy e la formazione sartoriale
Durante la manifestazione si è svolto un convegno a roma, nella sede del campidoglio, alla presenza dell’assessore al turismo, grandi eventi, moda e sport, alessandro onorato. L’incontro ha riunito rappresentanti delle istituzioni, esperti di formazione e rappresentanti dell’artigianato sartoriale. Il presidente dell’accademia nazionale dei sartori, gaetano aloisio, ha ricordato l’importanza del made in italy come patrimonio culturale legato al lavoro manuale, sottolineando la necessità di trasmettere saperi per garantire il futuro della sartoria.
Sono intervenuti anche antonio franceschini di cna moda e enrico quintavalle, responsabile ufficio studi di confartigianato imprese, che ha presentato dati sulla posizione dell’italia nella moda europea. La ricerca ha evidenziato che il nostro paese guida l’unione europea nel settore con circa 80mila imprese attive e una quota di occupazione del 27% su scala europea, confermando il ruolo centrale della manifattura stilistica nel tessuto economico e sociale nazionale.
Questi eventi hanno messo l’accento sulla necessità di un saldo legame tra tradizione, formazione e sviluppo, per consentire alla sartoria di mantenere nel tempo un ruolo riconosciuto e competitivo, soprattutto in un mercato globale in continua mutazione.