
Il lavoro temporaneo coinvolge soprattutto giovani under 34, con una concentrazione maggiore nei mesi estivi tra giugno e luglio. I settori più attivi sono servizi alle imprese, logistica e commercio. Questi dati emergono dall’analisi della piattaforma italiana di iziwork, un’agenzia nata in Francia nel 2018 e approdata in Italia nel 2020. La rilevazione conferma le abitudini già registrate negli anni precedenti, con un mercato che continua a offrire opportunità soprattutto per chi è alle prime esperienze lavorative e per le aziende che cercano risposte rapide a esigenze temporanee di personale.
I settori con più offerte di lavoro temporaneo nel 2025
Il comparto dei servizi alle imprese e l’informatica guidano le assegnazioni nel lavoro temporaneo, coprendo quasi il 29% delle opportunità . Dietro di loro si piazzano trasporti e logistica, che da soli rappresentano il 15,9% delle offerte. Il commercio al dettaglio contribuisce per il 13,7% mentre i servizi pubblici per il 12%. Questi settori sono quelli che più facilmente ricorrono alla forza lavoro temporanea per gestire picchi di attività o coprire periodi specifici durante l’anno.
Ospitalità e ristorazione nel lavoro temporaneo
Anche ospitalità e ristorazione mantengono un ruolo rilevante: con il 6,4% delle assegnazioni, continuano a rappresentare una fonte importante di contratti a termine, soprattutto nel periodo estivo o per eventi particolari. Queste cifre rispecchiano la natura stagionale di molti lavori e la necessità delle aziende di adattarsi a variazioni della domanda, mantenendo un’organizzazione flessibile.
I profili più richiesti nel lavoro temporaneo
Le figure più gettonate nel lavoro temporaneo confermano la varietà delle mansioni richieste dalle aziende. Tra i ruoli dominanti ci sono hostess per cerimonie e feste, che valgono quasi un quinto delle richieste . Seguono addetti all’evasione degli ordini e alla logistica , ruoli chiave in settori dove la gestione delle merci è cruciale.
Gli operai generici rappresentano il 7,5% delle richieste, mentre agenti di sicurezza si attestano su una quota del 5,6%. Questi numeri mostrano un mercato variegato che offre occasioni in diverse aree, principalmente in attività ad alta intensità organizzativa, che richiedono personale in grado di intervenire rapidamente in condizioni spesso mutevoli.
Presenza dei giovani under 34 nel lavoro temporaneo
Sempre più evidente è la presenza di giovani con meno di 34 anni: quasi sette su dieci sul totale, con un 32,8% tra 15 e 24 anni e un 35,5% tra 25 e 34. Questo dato conferma il ruolo del lavoro temporaneo come primo accesso al mercato per le nuove generazioni, offrendo una prima esperienza che può aprire altre strade professionali.
La stagionalità del lavoro temporaneo con picco a giugno e luglio
La durata dei contratti temporanei rimane generalmente breve: circa il 90% non supera i 90 giorni. Queste brevi collaborazioni rispondono soprattutto a necessità stagionali, legate a richieste di personale che crescono e calano in modo prevedibile nel corso dell’anno.
Si conferma quindi il trend dei mesi estivi come periodo con maggior domanda: giugno e luglio registrano il picco più alto di richieste, in vista della stagione turistica e di una maggiore attività in settori chiave come il commercio e l’ospitalità . Non è raro che molte aziende si affidino al lavoro temporaneo proprio per assorbire questo aumento momentaneo dell’attività , evitando così impegni a lungo termine.
Flessibilità nelle esigenze di personale
Queste caratteristiche sottolineano come il lavoro a termine rappresenti una soluzione efficace per gestire flussi di lavoro variabili, offrendo flessibilità sia alle imprese che ai lavoratori.
Confronto con altri paesi europei e dati eurostat
Secondo i dati Eurostat aggiornati al 2024, in Italia il lavoro temporaneo riguarda il 12,6% dei lavoratori tra i 15 e 64 anni. Questa percentuale sale fino al 49,5% nella fascia tra 15 e 24 anni, indicando come i giovani utilizzino soprattutto contratti a termine per entrare nel mercato lavorativo.
Questi numeri riflettono una situazione italiana simile a quella di paesi come Germania, Svezia e Francia, dove le percentuali si attestano intorno all’11-14% sul totale della forza lavoro. Invece, nazioni come Paesi Bassi e Spagna mostrano percentuali più elevate, rispettivamente sopra il 21% e il 16%.
Ruoli del lavoro temporaneo nel mercato attuale
Nel quadro attuale, il lavoro temporaneo funge da mezzo per molti giovani e da risorsa per chi ha bisogno di flessibilità o di tornare a lavorare dopo un’interruzione. Per le aziende si tratta di uno strumento per soddisfare esigenze spesso impreviste o urgenti. La piattaforma di iziwork sfrutta l’intelligenza artificiale per affinare la selezione, concentrandosi sulle competenze dei singoli e migliorando l’abbinamento tra domanda e offerta.
L’espansione di iziwork in Italia, con oltre un milione di lavoratori iscritti e 1.200 clienti attivi, dimostra l’interesse concreto verso soluzioni che uniscono tecnologia e gestione del lavoro a termine. Il lavoro temporaneo resta così una componente molto attiva del mercato del lavoro italiano anche nel 2025.