Una manifestazione di estrema destra si è svolta a budapest, nella stessa piazza dove nel pomeriggio era previsto il raduno dei partecipanti al pride. L’evento ha ricevuto il via libera dalla polizia, malgrado la concomitanza con la parata lgbt. La tensione tra i due gruppi è cresciuta a causa delle minacce di chiusura di un importante ponte cittadino da parte di un esponente del partito radicale coinvolto nella protesta.
La manifestazione di mi hazank nel cuore di budapest
La protesta si è svolta in piazza davanti al municipio di budapest, il luogo scelto anche per l’evento del pride che sarebbe dovuto iniziare poco dopo le 14. Il partito estremista patricia nostra, noto come mi hazank, ha organizzato il raduno lungo lo stesso percorso stabilito per la parata lgbt. La decisione della polizia di autorizzare entrambe le manifestazioni ha suscitato preoccupazioni legate alla sicurezza e a eventuali scontri tra i partecipanti.
Il partito di estrema destra sfrutta questa occasione per offrire un forte segnale politico, occupando un’area simbolica in un momento di forte visibilità mediatica per la comunità lgbt+. L’assemblea ha visto la partecipazione di militanti pronti a manifestare contro la parata, espressa anche da dichiarazioni aggressive verso il corteo e le persone coinvolte.
Le minacce sul ponte szabadsag e la strategia di bloccaggio
elod novak, deputato di mi hazank, ha lanciato una minaccia esplicita: chiudere il ponte szabadsag, o ponte della libertà, attraversato dal percorso annunciato per la parata del pride. Novak ha dichiarato apertamente che, «se la polizia non interverrà per fermare la marcia lgbt, saranno loro a prenderne in carico il blocco con ogni mezzo a disposizione.»
Questa minaccia rappresenta un ulteriore elemento di tensione nella giornata. Il ponte szabadsag è una via cruciale per la circolazione a budapest; chiuderlo potrebbe causare disagi importanti e segnare uno scontro diretto tra i manifestanti di estrema destra e la comunità lgbt+.
Le autorità locali e forze dell’ordine si sono trovate così a dover gestire una situazione complessa, bilanciando la garanzia del diritto di manifestare con la necessità di mantenere l’ordine pubblico e prevenire episodi di violenza.
Il pride valuta modifiche al percorso per evitare scontri
Di fronte alle minacce e alla presenza simultanea delle due manifestazioni sullo stesso percorso, gli organizzatori del pride di budapest hanno considerato l’ipotesi di cambiare il tragitto già annunciato per la parata. Lo scopo sarebbe di evitare contatti diretti e possibili incidenti con i manifestanti di mi hazank o altri gruppi antagonisti.
La decisione però richiede un equilibrio delicato perché modificare il percorso a pochi giorni dall’evento complessifica la gestione logistica e la comunicazione ai partecipanti. È comunque un tentativo di salvaguardare la sicurezza dei manifestanti lgbt+ e garantire che la parata si svolga senza ostacoli.
Intervento delle autorità e gestione della sicurezza
Le autorità della capitale ungherese seguono attentamente la situazione, con forze armate schierate in vari punti, soprattutto nelle aree d’incontro principali. Lo scontro simbolico fra diritti civili e prese di posizione estrema si riflette sul terreno urbano, rendendo la manifestazione di budapest uno degli eventi più delicati nel panorama socio-politico europeo di inizio 2025.