
Il settore dei pannelli in Italia affronta da tempo il peso dei costi crescenti di gas ed elettricità, una questione che mette a rischio la competitività rispetto ai produttori esteri. Il gruppo fantoni di Osoppo, impresa friulana specializzata nella produzione di pannelli e mobili per ufficio, ha lanciato un progetto per contrastare questa difficoltà attraverso un investimento importante in fonti energetiche rinnovabili. Scopo dell’operazione è ridurre i consumi e limitare la dipendenza dalle fluttuazioni del mercato energetico, puntando anche su sostenibilità ambientale.
La pressione dei costi energetici nell’industria dei pannelli
L’industria dei pannelli rientra tra i comparti produttivi con i consumi energetici più alti, insieme alla siderurgia, alla chimica e alla cartiera. Questi settori soffrono particolarmente a causa degli aumenti sterminati del prezzo del gas naturale e dell’elettricità, che influenzano in modo diretto i costi di produzione. Nel caso del gruppo fantoni, la sfida è anche mantenere una posizione competitiva rispetto ai concorrenti esteri, che spesso riescono a operare con spese energetiche più contenute.
Rischio mercato e costi
Il rischio di perdere quote di mercato o di dover trasferire i costi più alti ai clienti è diventato reale. Per questo molte aziende del settore cercano soluzioni che garantiscano almeno un contenimento delle spese fisse. Non basta più solo ottimizzare i processi produttivi, serve intervenire su una materia prima fondamentale: l’energia. Il gruppo fantoni ha scelto di investire su fonti rinnovabili, una scelta che mira anche alla riduzione dell’impatto ambientale.
Un impianto fotovoltaico di dimensioni record nello stabilimento di osoppo
Il progetto più recente del gruppo fantoni riguarda la realizzazione di un impianto fotovoltaico industriale di grandi dimensioni nello stabilimento di Osoppo . I lavori sono iniziati da pochi giorni con l’installazione di 27.614 pannelli solari su una superficie complessiva di 130mila metri quadrati. In prospettiva, l’impianto sarà il più grande in Italia per estensione su struttura industriale e uno tra i più vasti in Europa.
La copertura con pannelli solar produce energia per circa 13,37 gigawattora ogni anno, una quantità che può soddisfare il fabbisogno energetico di quasi 4.900 famiglie. Questi volumi di produzione comportano vantaggi ambientali significativi, infatti l’impianto eviterà l’emissione di 4mila tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Per capire la portata del dato, basti immaginare che si tratta dello stesso assorbimento di CO2 che avrebbero 130mila alberi. Il calcolo dà un’idea concreta del beneficio sull’ambiente e sulla riduzione dell’impronta carbonica della produzione.
Vantaggi ambientali e numeri
Il significativo risparmio di anidride carbonica indica come l’energia rinnovabile possa giocare un ruolo chiave nella strategia ambientale industriale del gruppo fantoni.
Gli investimenti di fantoni per la sostenibilità ambientale e l’efficienza produttiva
Il gruppo fantoni ha posto da anni l’attenzione sulla sostenibilità dell’intero processo produttivo, non limitandosi all’approvvigionamento energetico. Come spiega il presidente Paolo Fantoni, la strategia abbraccia anche il risparmio idrico e l’impiego responsabile delle materie prime. Un esempio concreto riguarda la materia prima legnosa: la totalità dei pannelli truciolari e metà degli Mdf prodotti nascono da legno riciclato. Questo contribuisce a contenere lo spreco e a migliorare il ciclo di vita dei materiali.
L’investimento nell’impianto fotovoltaico, pari a circa 14 milioni di euro, rappresenta il passo più recente in questa direzione. L’obiettivo è duplice: da un lato ridurre il consumo di energia derivata da fonti fossili, dall’altro limitare l’effetto delle oscillazioni di prezzo che hanno caratterizzato il mercato energetico italiano negli ultimi anni. Queste fluttuazioni spesso hanno natura speculativa, mettendo le aziende in difficoltà nel prevedere i costi di esercizio.
Innovazione e competitività
Il gruppo fantoni segue un percorso costante di aggiornamento degli impianti e dei cicli produttivi per tenersi al passo con le sfide anche economiche ambientali. L’azienda porta avanti un equilibrio tra produzione qualificata e riduzione degli impatti negativi, uno sforzo necessario per mantenere competitività e sostenere l’attività nel medio termine.