
Gozzi avverte: la decarbonizzazione dell'ex Ilva è una sfida a lungo termine
La decarbonizzazione degli impianti industriali è un tema di grande rilevanza, specialmente per l’ex Ilva di Taranto, uno dei più importanti stabilimenti siderurgici d’Europa. Durante una recente visita a Taranto, Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, ha condiviso le sue opinioni in merito, sottolineando la necessità di non confondere l’ambientalizzazione con i processi di decarbonizzazione. Questo chiarimento è essenziale, poiché i due termini rappresentano obiettivi e processi distinti, ma spesso vengono usati in modo intercambiabile.
differenze tra ambientalizzazione e decarbonizzazione
Gozzi ha affermato: “Occorre evitare di confondere il concetto di ambientalizzazione, cioè di eliminazione di tutte le emissioni nocive per la salute umana, con i processi di decarbonizzazione”. Mentre l’ambientalizzazione si concentra sulla riduzione dell’impatto ambientale e sulla protezione della salute dei cittadini, la decarbonizzazione si occupa della riduzione delle emissioni di CO2 e della lotta contro il cambiamento climatico.
- Ambientalizzazione: riduzione delle emissioni nocive e protezione della salute.
- Decarbonizzazione: riduzione delle emissioni di CO2 e impegno contro il cambiamento climatico.
progressi e sfide nella decarbonizzazione
Gozzi ha messo in evidenza i progressi già realizzati in termini di ambientalizzazione degli impianti di Taranto, evidenziando che sono stati effettuati interventi significativi che hanno reso lo stabilimento uno dei più ambientalizzati al mondo. Tuttavia, le sfide restano considerevoli. “La decarbonizzazione, in particolare l’eliminazione del CO2 dai processi industriali, è una questione complessa che richiede tempo”, ha avvertito Gozzi, sottolineando che non è realistico aspettarsi risultati immediati.
In merito alle prospettive future, Gozzi ha affermato che la realizzazione degli impianti di DRI (Direct Reduced Iron) con forni elettrici richiederà diversi anni. Ha sottolineato che è “impossibile pensare che si possano realizzare in tempi brevi” e ha suggerito che l’Agenzia per l’ambiente (AIA) dovrebbe consentire l’esercizio di almeno due altiforni fino al completamento dei nuovi impianti.
importanza del sostegno governativo
Un altro aspetto cruciale sollevato da Gozzi riguarda il sostegno governativo nella transizione verso la decarbonizzazione. Ha esortato il governo a battersi in Europa per prorogare le quote gratuite di CO2, avvertendo che senza questo supporto, i costi per le aziende diventeranno insostenibili, specialmente in un contesto economico caratterizzato da costi energetici in aumento e pressioni normative sempre più severe.
Inoltre, Gozzi ha discusso dell’uso dell’idrogeno nei processi di produzione, avvertendo che “la decarbonizzazione con l’idrogeno in queste percentuali non si può fare”. Questo evidenzia la complessità della transizione energetica e la necessità di sviluppare tecnologie sostenibili e scalabili prima di realizzare una vera decarbonizzazione.
Anche Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale dell’ex Ilva, definendola “delicatissima”. Ha sottolineato l’importanza di decisioni ponderate e di una forte presenza dello Stato per garantire la continuità delle operazioni e il futuro dello stabilimento.
La questione dell’ex Ilva e della decarbonizzazione è cruciale non solo per il futuro dell’industria siderurgica in Italia, ma anche per la salute dei cittadini di Taranto e per il rispetto degli impegni internazionali in materia di sostenibilità ambientale. La sfida è complessa e richiede un dialogo costante tra istituzioni, imprese e comunità locale, al fine di trovare soluzioni equilibrate che possano garantire il progresso economico senza compromettere la salute pubblica e l’ambiente.
In conclusione, il messaggio di Gozzi e Toma è chiaro: la transizione verso un modello industriale più sostenibile è un percorso lungo e difficile, che richiede un impegno collettivo e una pianificazione attenta. Solo attraverso una collaborazione efficace e una visione a lungo termine sarà possibile affrontare le sfide legate alla decarbonizzazione e garantire un futuro migliore per Taranto e per l’industria siderurgica italiana.