
Un corteo funebre di grande partecipazione si è svolto oggi a Teheran per commemorare più di 60 iraniani, tra cui comandanti militari, scienziati nucleari, donne e bambini, deceduti durante il recente conflitto durato 12 giorni con Israele. Le autorità iraniane hanno mobilitato personalità di spicco e vietato le attività pubbliche per onorare le vittime.
Il corteo e la partecipazione delle autorità a teheran
La cerimonia è iniziata nel cuore di Teheran, con il corteo funebre che è partito dall’università di Teheran, vicino a piazza Enghelab, per proseguire lungo le vie principali fino a piazza Azadi. Le immagini trasmesse dalla televisione di stato hanno documentato le salme avvolte nelle bandiere nazionali e le foto dei defunti esposte durante la manifestazione.
Tra la folla, si sono distinti i più alti rappresentanti militari e politici. Esmail Qaani, comandante delle Forze Qods delle Guardie Rivoluzionarie, ha preso parte al rito insieme a Hossein Salami, comandante delle Guardie Rivoluzionarie, e a Mohammad Bagheri, capo di stato maggiore delle forze armate. Anche la famiglia di Bagheri era presente, con la moglie e la figlia giornalista. La partecipazione di figure come lo scienziato nucleare Mohammad Mehdi Tehranchi, accompagnato dalla moglie, e Amirali Hajizadeh, comandante delle Forze Aerospaziali delle Guardie Rivoluzionarie, sottolinea la portata dell’evento per il governo iraniano.
Impatto del conflitto e misure governative adottate
Il governo iraniano ha risposto con un giorno di lutto nazionale, ordinando la chiusura di tutte le istituzioni pubbliche, fatta eccezione per banche e strutture sanitarie indispensabili. Questa decisione segue l’intensificarsi delle ostilità con Israele, che hanno causato danni significativi tra la popolazione civile.
Il ministero della salute ha ufficializzato il bilancio delle vittime civili, con almeno 627 morti a causa degli attacchi israeliani registrati fino a oggi. Le cifre rivelano l’entità delle perdite umane dentro le aree colpite, alimentando la tensione già alta tra le due nazioni. L’evento di oggi ha rappresentato un momento simbolico per l’Iran, volto a onorare i caduti ma anche a consolidare il messaggio di solidarietà e resistenza nazionale.