
Francis Kaufmann estradato in Italia: il tribunale greco svela la verità sugli omicidi di villa Pamphili
Charles Francis Kaufmann, noto anche come Rexal Ford, sarà estradato in Italia a seguito della sentenza del tribunale di Larissa, in Grecia. Questa importante decisione è stata presa in risposta alla richiesta della procura di Roma, che sta indagando su Kaufmann, un cittadino americano di 46 anni accusato di essere coinvolto nel duplice omicidio avvenuto a villa Pamphili. L’estradizione è prevista per la prossima settimana, a meno che Kaufmann non decida di presentare ricorso contro la decisione del tribunale greco. In assenza di tale ricorso, l’estradizione dovrebbe essere esecutiva entro circa otto giorni dalla sentenza.
L’omicidio che ha scosso l’Italia ha visto come vittime Anastasia Trofimova, una ragazza russa di 28 anni, e sua figlia Andromeda, di soli 11 mesi. I corpi delle due vittime sono stati ritrovati il 7 giugno scorso nel parco di villa Pamphili, dopo quindici giorni di ricerche. Le indagini hanno rivelato che Kaufmann aveva vissuto nel parco, accampato con Anastasia e la neonata, per un lungo periodo. Secondo le testimonianze, i tre vivevano in condizioni precarie, come “fantasmi”, nel vasto parco romano, lontani dalla vita quotidiana e dalle convenzioni sociali.
Il movente del crimine
Le indagini condotte dalla procura romana hanno messo in luce un possibile movente legato a truffe nel settore cinematografico. Kaufmann, utilizzando il falso nome di Rexal Ford, avrebbe ottenuto un finanziamento dal ministero della Cultura italiano grazie al sistema del tax credit, con l’intento di produrre un film intitolato “Stelle della notte”. Tuttavia, il progetto non è mai stato realizzato e, secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Messaggero”, Kaufmann non sarebbe riuscito a incassare alcun denaro. Questa situazione ha creato in lui un profondo senso di frustrazione e pressione economica, che potrebbe averlo portato a considerare misure estreme, incluso il trasferimento in Grecia.
Dettagli inquietanti delle indagini
I dettagli emersi dalle indagini sono inquietanti. Nel momento del ritrovamento dei corpi, vicino ad essi sono stati rinvenuti:
- Sacchi a pelo
- Pannolini
- Una coperta
Tuttavia, non c’erano vestiti. Questo ha fatto ipotizzare agli inquirenti che Kaufmann potesse aver tentato di ripulire la scena del crimine prima della sua fuga. Si presume che l’uomo abbia eliminato oggetti compromettenti, come indumenti sporchi di sangue, riponendoli in un trolley nero che potrebbe essere stato gettato nel Tevere.
Proseguono le indagini e l’estradizione
Le autorità italiane stanno ora raccogliendo ulteriori prove per costruire un caso solido contro Kaufmann. Gli inquirenti hanno acquisito documentazione relativa al film mai distribuito di Kaufmann dalla direzione generale cinema e audiovisivo del ministero della Cultura, per cercare di comprendere meglio il contesto economico e personale dell’imputato. Questo potrebbe rivelarsi fondamentale per delineare una cronologia degli eventi che hanno portato all’omicidio.
La questione dell’estradizione è particolarmente delicata, poiché Kaufmann potrebbe avvalersi di strategie legali per ritardare il suo trasferimento in Italia. Tuttavia, la procura di Roma è determinata a portare avanti le indagini e a garantire che giustizia venga fatta per le vittime e le loro famiglie. L’attenzione mediatica su questo caso è alta e ha sollevato interrogativi su come una persona possa giungere a compiere atti così estremi, spesso legati a fattori economici e personali.
Nel frattempo, la comunità di villa Pamphili è rimasta scossa dall’accaduto. Il parco, un luogo tradizionalmente associato alla tranquillità e alla bellezza naturale, è stato trasformato in un palcoscenico di un crimine orrendo. Gli abitanti della zona e i visitatori si sono interrogati su come sia possibile che tali eventi possano accadere in un contesto così apparentemente sereno.
Le autorità greche, dal canto loro, hanno collaborato con le forze dell’ordine italiane per garantire un processo di estradizione fluido e trasparente. La decisione del tribunale di Larissa rappresenta un passo significativo verso la risoluzione di un caso che ha destato l’attenzione non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. Le indagini continuano, e l’arrivo di Kaufmann in Italia potrebbe segnare l’inizio di nuovi sviluppi in questa tragica vicenda.