
Le commodity attirano molti investitori, anche chi dispone di capitali limitati. Da circa vent’anni, sul mercato italiano si trovano infatti dei prodotti finanziari quotati, noti come Etc, che permettono di esporsi all’oro, al petrolio e ad altre materie prime. Questi strumenti perĂ² non sono semplici azioni dirette dei beni fisici, ma sono legati in gran parte a contratti derivati, il che complica il rapporto tra prezzo dell’Etc e valore reale della materia prima sottostante. Nessun problema invece riguarda gli Etc basati su metalli preziosi fisici, che offrono all’investitore una relazione piĂ¹ diretta con il prezzo spot del metallo.
Oro fisico e etc: un legame piĂ¹ trasparente
I metalli preziosi come l’oro godono di una particolaritĂ importante: il loro valore è piĂ¹ stabile e prevedibile perchĂ© esiste la possibilitĂ di detenzione fisica e stoccaggio in caveau. Questo consente ai prodotti finanziari legati all’oro fisico, come gli Etc con sottostante reale, di riflettere piĂ¹ fedelmente il prezzo dell’oro spot, ovvero quello del mercato immediato.
Preferenze degli investitori verso l’oro reale
Anche se esistono prodotti legati ai futures sull’oro, la maggior parte degli investitori preferisce quelli basati sul metallo reale. Nel 2025, ad esempio, la crescita dell’oro spot ha toccato circa il 29% dall’inizio dell’anno, mentre gli Etc sull’oro fisico sono aumentati poco sotto il 20%. Questa differenza si spiega in parte con le variazioni del cambio tra dollaro ed euro, una questione che riguarda anche altre materie prime come il petrolio.
Nel medio-lungo termine perĂ², sia l’oro sia gli Etc fisici mostrano una performance che tende ad allinearsi. In un arco temporale di cinque anni, entrambi hanno guadagnato quasi il 100%, segno che l’effetto dei tassi di cambio si riduce nel tempo. Coprire il rischio valutario è possibile tramite strumenti di copertura , ma questi aumentano i costi di gestione, motivo per cui molti piccoli risparmiatori preferiscono investire direttamente nei metalli preziosi fisici per evitare complicazioni.
Ăˆ utile sottolineare perĂ² che i metalli preziosi rappresentano solo una parte del vasto mondo delle materie prime, con un peso limitato negli indici che riuniscono tutte le commodity. Questo significa che chi investe solo in oro rischia di trascurare molte altre opportunitĂ o trend che si sviluppano in altri segmenti, come l’energia o i prodotti agricoli.
L’impatto dei derivati: il caso del petrolio wti
Il petrolio è uno degli esempi piĂ¹ chiari di come l’investimento in commodity tramite derivati possa mostrare differenze significative rispetto al prezzo reale del bene. Il Wti, il petrolio trattato negli Stati Uniti e sottostante di alcuni Etc disponibili anche in Italia, ha registrato nel 2025 un incremento lieve dall’inizio dell’anno, un calo dell’8% su base annua e un calo superiore al 30% su tre anni.
Gli Etc sul petrolio replicano indici creati da selezionati provider, e lo fanno utilizzando swap, ovvero scambi di flussi finanziari legati ai futures del greggio. Questo procedimento coinvolge comunque il rinnovo continuo dei contratti future, che hanno scadenze prefissate. L’operazione chiamata rolling consiste nel sostituire il contratto in scadenza con uno successivo, ma spesso comporta perdite legate alla struttura della curva forward del petrolio.
Federico Pigatto, analista di Consultique, spiega che la curva forward in condizioni di mercato normali è in contango, cioè i futures a scadenze piĂ¹ lunghe costano piĂ¹ di quelli piĂ¹ vicini per via dei costi di stoccaggio. Quando questo accade, il rolling produce un effetto negativo sul capitale investito.
Gli Etc di petrolio spesso quindi performano peggio rispetto al prezzo spot del greggio, complicati dall’effetto anche del cambio euro/dollaro che nel 2025 ha visto un deprezzamento del dollaro del 10% circa.
Curve forward e backwardation
Non sempre perĂ² la situazione è la stessa. Alcuni periodi recenti hanno mostrato una curva in backwardation, con prezzi piĂ¹ alti nelle scadenze piĂ¹ ravvicinate. In questi casi, gli investitori possono avere un guadagno legato al rolling. A quel punto gli Etc sul petrolio mostrano una perdita contenuta rispetto al valore spot, come avvenuto negli ultimi tre anni.
Investire in indici commodity: un’alternativa ai singoli etc
Un’alternativa meno complicata per chi vuole investire nelle materie prime senza dover monitorare ogni singolo prodotto è puntare sugli indici generali delle commodity. Questi indici raccolgono circa venti materie prime di diversa natura: metalli, energia, prodotti agricoli.
Scegliere un indice significa cogliere movimenti complessivi del mercato delle materie prime, che spesso reagisce a fattori economici, geopolitici e climatici. In questo modo, il rischio legato a singoli prodotti o alla struttura dei futures si riduce grazie alla diversificazione.
In Italia esistono Etc che replicano questi indici, permettendo all’investitore di ottenere un’esposizione globale con un solo strumento. PerĂ² anche questi prodotti risentono inevitabilmente delle dinamiche dei derivati sottostanti, delle scadenze da gestire e delle oscillazioni valutarie.
Concludendo, il mondo delle commodity richiede attenzione e conoscenza specifica prima di esporsi. Non tutti gli Etc sono uguali e scegliere tra metalli preziosi fisici, petrolio o indici generali cambia molto il modo in cui il capitale si muove e cresce nel tempo. La consapevolezza di come funzionano i contratti e le dinamiche di mercato rimane imprescindibile per chiunque voglia investire in questo ambito.