
La Striscia di Gaza ha vissuto ore di violenze molto pesanti con attacchi israeliani che hanno causato almeno 34 morti, secondo quanto riferito dal personale sanitario locale. Gli scontri si sono intensificati dalla sera di venerdì fino alle prime ore del mattino seguente, colpendo diverse aree della regione.
Le vittime negli attacchi a gaza city e dintorni
Tra le 34 persone uccise, 12 sono morte allo stadio Palestine di Gaza City, che funge da rifugio per le persone sfollate. La struttura era stata usata come zona sicura, ma è stata colpita durante i raid. Il personale dell’ospedale Shifa ha riferito che le vittime recuperate sono state trasportate lì, e che almeno altre otto sono state trovate morte in appartamenti della stessa città. Si tratta di quartieri densamente popolati, dove gli attacchi hanno creato panico e distruzione. Il dolore si sente soprattutto perché molti dei colpiti erano famiglie in fuga da altri raid.
L’attacco nel sud di gaza e la tragedia ad al mawasi
Nella parte meridionale della Striscia, sei persone sono morte in un colpo diretto contro una tenda situata nella zona di al Mawasi. Il luogo era apparentemente una zona di riposo o rifugio, ma gli attacchi aerei israeliani hanno colpito anche lì, causando vittime innocenti. L’attacco ha creato ulteriore tensione in un contesto già fragile, aggravando una crisi umanitaria che si stava già consumando da tempo nella regione. Gli operatori sanitari denunciano la difficoltà a raggiungere le persone rimaste bloccate e la scarsità di risorse per rispondere alle emergenze.
La situazione sanitaria e l’intervento del personale ospedaliero a gaza
Gli ospedali della Striscia, in particolare l’ospedale Shifa, stanno affrontando un’emergenza continua per curare i feriti e gestire le decine di morti provocate da questi raid. Il personale sanitario, sovraccarico, ha comunicato con le agenzie internazionali il tragico bilancio di vite perse in pochi minuti, sottolineando come molte delle vittime siano civili senza alcun coinvolgimento diretto nei combattimenti. Le ambulanze faticano a muoversi per via dei danni alle infrastrutture e la scarsità di medicinali peggiora la situazione. Le autorità sanitarie locali continuano a chiedere aiuti immediati per contenere l’impatto della crisi.
I risvolti politici e il contesto del conflitto
Questi attacchi avvengono in un momento ancora teso tra Israele e i gruppi palestinesi a Gaza, dove da anni si alternano momenti di scontro e tregue precarie. Le vittime civili attirano l’attenzione internazionale su una situazione che continua a sfuggire a ogni soluzione definitiva. La comunità internazionale segue con preoccupazione l’evolversi del conflitto, ma fino a ora non sono arrivati segnali concreti di tregue o negoziazioni. Il deteriorarsi delle condizioni nella Striscia rischia di alimentare ulteriormente le tensioni, con il potenziale di far crescere nuove ondate di violenza.
Sono giornate drammatiche per migliaia di persone a Gaza. Lo scenario resta molto fragile, mentre si continua a contare i danni umani provocati dai raid che hanno colpito luoghi anche destinati a proteggere chi fugge dalle violenze. Le autorità locali e le organizzazioni internazionali seguono la situazione con attenzione, in attesa di sviluppi che possano evitare ulteriori tragedie.