
L’alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha segnalato un aumento significativo dei casi di violazioni dei diritti umani riguardanti minori in Colombia, con numeri preoccupanti registrati tra il 2022 e i primi mesi del 2025. Tra le diverse forme di abuso, emerge il fenomeno del reclutamento forzato da parte di gruppi armati, che rappresentano la maggior parte delle denunce raccolte dall’Onu. Il quadro coinvolge soprattutto bambini e adolescenti appartenenti a comunità indigene.
Casi accertati di violazioni dei diritti umani contro minori tra il 2022 e il 2024
Tra il 2022 e il 2024 l’ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite ha documentato almeno 658 casi di violazioni dirette ai danni di minori in Colombia. La maggior parte di questi episodi riguarda reclutamenti forzati da parte di gruppi armati irregolari. I dati fanno emergere una situazione critica, con quasi il 72% delle denunce attribuite a questa pratica illegale che continua a colpire giovani vulnerabili.
L’ente Onu ha raccolto queste segnalazioni da diverse fonti, tra cui testimonianze dirette, organizzazioni locali e osservatori sul territorio, offrendo un quadro dettagliato di una realtà che perdura da anni. Il monitoraggio degli abusi non si limita a casi passati, dato che altre 118 segnalazioni sono state registrate solo nei primi tre mesi del 2025, tutte in fase di verifica.
Impatto sulle comunità indigene e sulle bambine coinvolte nei reclutamenti
I dati rivelano che quasi la metà delle vittime appartiene a popolazioni indigene, con un’incidenza del 48,3%. Questo dato segnala una crisi che si concentra con particolare intensità su queste comunità, già fragili e isolate. Il reclutamento forzato in territori abitati da gruppi etnici tradizionali aumenta l’esposizione dei minori a forme di violenza e sfruttamento, colpendo il loro sviluppo e le tradizioni culturali.
Una quota significativa delle vittime è composta da bambine, pari al 39,7% del totale. Questa presenza femminile nei reclutamenti forzati evidenzia come le violenze di genere si intreccino con le violazioni dei diritti umani, comportando rischi aggiuntivi come abusi sessuali, sfruttamento e discriminazione. L’Onu sottolinea così la necessità di affrontare queste situazioni con misure mirate che considerino le specificità di genere e culturali.
Aumento della violenza territoriale e ruolo dei gruppi armati
L’ufficio dell’Onu denuncia un’intensificazione della violenza e una diffusione più ampia dei gruppi armati in Colombia. Questi attori sfruttano strategie di controllo territoriale e sociale, ampliando la loro influenza nelle regioni più vulnerabili del paese. Il reclutamento di minori appare collegato proprio a questo tentativo di consolidare il potere attraverso la coercizione e la militarizzazione.
Il messaggio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite è chiaro: condanna netta e intransigente nei confronti del reclutamento di bambini e adolescenti. Chiedono inoltre un intervento urgente perché questi gruppi cessino di coinvolgere i minori nelle loro attività illecite. L’Onu monitora costantemente la situazione e sollecita risposte coordinate da parte delle autorità colombiane e della comunità internazionale per fermare questo fenomeno.
Segnalazioni e ripercussioni attuali
Le segnalazioni in corso di verifica indicano che il problema si mantiene attuale e richiede attenzione continua. Le ripercussioni sulla vita dei giovani coinvolti sono profonde e durature. La dinamica definisce una sfida aperta per la tutela dei diritti umani in Colombia, dove sicurezza e protezione dei minori si incrociano con questioni di ordine pubblico e conflitti armati interni.