
Rio de Janeiro ospiterà nel 2027 la Conferenza Onu dedicata agli oceani, un evento su scala globale promosso dall’Unesco e organizzato insieme al Ministero della scienza e tecnologia del Brasile e al Comune di Rio. Questa conferenza avrà un ruolo chiave nel percorso del Decennio del Mare 2020-2030, mirato a sostenere lo studio e la tutela degli spazi marini.
Il ruolo di Rio de Janeiro nella conferenza Onu sugli oceani
Il Comune di Rio de Janeiro ha ufficializzato la designazione della città come sede della prossima Conferenza Onu sugli oceani, appuntamento in programma per il 2027. L’annuncio è arrivato dalle autorità locali, che hanno sottolineato l’importanza di scegliere una città con una forte identità marina e una storia legata agli incontri ambientali. Rio si distingue infatti per i suoi 197 chilometri di costa e oltre un centinaio di isole, caratteristiche che la inseriscono direttamente nella rete degli ecosistemi marini brasiliani più significativi.
La storicità della scelta di Rio come sede
La scelta di Rio non è casuale. La città ha ospitato numerosi eventi globali legati all’ambiente, il più noto dei quali è la Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile del 1992, detta Rio-92. Questo evento ha segnato una svolta nelle politiche ambientali mondiali. L’evento del 2027 si inserisce in questo solco storico, rafforzando il ruolo della città come punto di riferimento per le questioni marittime e lo sviluppo sostenibile.
Le autorità cittadine hanno sottolineato l’impegno locale nel promuovere attività e iniziative legate alla tutela del mare, tema centrale per un territorio così vicino e dipendente dall’ecosistema oceanico. Il sindaco Eduardo Paes ha dichiarato di sentirsi “orgoglioso di poter accogliere la comunità internazionale attorno a questioni urgenti per il futuro del pianeta”, ribadendo che la tradizione di Rio sulle tematiche ambientali sarà valorizzata nel contesto mondiale.
Il decennio del mare 2020-2030: un punto di riferimento mondiale
La conferenza del 2027 rappresenterà un momento strategico nel programma internazionale noto come Decennio del Mare 2020-2030, un’iniziativa lanciata dalle Nazioni Unite per favorire la ricerca scientifica marina e valorizzare l’oceano nel quadro dello sviluppo sostenibile globale. L’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di riunire le competenze di vari attori: scienziati, governi, imprese private e organizzazioni della società civile. Solo attraverso un’azione congiunta sarà possibile proteggere la biodiversità marina e assicurare l’uso responsabile delle risorse oceaniche.
Le attività previste durante il decennio
Durante questo periodo, sono previste diverse conferenze e workshop internazionali per promuovere l’innovazione nella gestione delle risorse oceaniche, incoraggiare tecnologie sostenibili e migliorare la conoscenza degli spazi marini. La conferenza a Rio agirà da catalizzatore per proposte operative da attuare nei prossimi anni, oltre a porre le basi per gli impegni da assumere oltre il 2030.
Questo evento è anche un banco di prova per mettere a fuoco le politiche di conservazione e di utilizzo sostenibile del mare, combinando dati scientifici con le esigenze socioeconomiche delle comunità costiere. La collaborazione internazionale rimane fondamentale, considerando l’importanza economica e ambientale degli oceani per la vita sul pianeta.
Le reazioni ufficiali e le aspettative per il vertice di Rio
Le autorità brasiliane hanno accolto con entusiasmo l’annuncio. La ministra della scienza e tecnologia Luciana Santos ha sottolineato la disponibilità del Brasile ad aprire le proprie porte a governi e delegazioni da tutto il mondo. Ha definito la conferenza “un’opportunità per rafforzare la posizione del Paese nella governance degli oceani e rilanciare l’impegno per la sostenibilità ambientale.”
Il direttore della Commissione oceanografica intergovernativa dell’Unesco , Vidar Helgesen, ha elogiato il Brasile per i risultati raggiunti nella promozione del Decennio del Mare. Ha descritto il Paese come un esempio a livello mondiale grazie alle politiche di tutela marina e agli investimenti scientifici in questo campo.
Il successo dell’edizione 2024, tenutasi a Barcellona, ha imposto standard elevati per l’incontro di Rio. Le aspettative sono quindi di un evento decisivo, capace di costruire una visione comune e proposte efficaci per la protezione degli oceani negli anni a venire, soprattutto in vista delle nuove sfide ambientali e climatiche. La scelta di Rio sottolinea la necessità di considerare la ricchezza e le minacce agli ecosistemi marini con una prospettiva globale e condivisa.