
Un principio di inquinamento da gasolio ha interessato il torrente Boite a Borca di Cadore, in provincia di Belluno. L’evento si è verificato a causa di una colata detritica che ha fatto scivolare una cisterna interrata, provocando una fuoriuscita di carburante nel corso d’acqua. Squadre di vigili del fuoco, volontari della Protezione civile e tecnici dell’Arpav sono intervenuti per contenere e ripulire l’area.
Causa e dinamica dell’inquinamento causato dal maltempo
Il problema è nato dopo un forte nubifragio che ha generato una colata detritica nella zona di Borca di Cadore. Quest’onda di materiale ha scosso il terreno fino a destabilizzare una cisterna interrata, che è stata strappata dal suo alloggiamento diventando instabile e migrando verso valle. Quando la cisterna ha rotto gli argini, il gasolio in essa contenuto è fuoriuscito, contaminando parte della superficie del torrente Boite.
Forza distruttiva degli eventi meteorologici
La cisterna, posta sotto il terreno, è stata letteralmente scalzata dalla forza della colata, una dimostrazione della potenza distruttiva degli eventi meteorologici intensi su infrastrutture superficiali o interrate. La fuoriuscita di gasolio ha imposto una risposta tempestiva per limitare il danno ambientale in un’area naturale delicata.
Interventi sul posto e misure di contenimento
La Regione Veneto ha segnalato la presenza delle squadre dei vigili del fuoco e dei volontari della Protezione civile, impegnate nei primi soccorsi ambientali. Tali unità hanno posizionato panne assorbenti nel tratto del torrente interessato, provando a impedire che il carburante si disperdesse più a valle e peggiorasse la contaminazione.
Anche l’Arpav, l’agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale, ha inviato tecnici specializzati per monitorare la qualità dell’acqua e valutare l’entità del rilascio inquinante. Questi operatori hanno il compito di verificare i livelli di gasolio e di indicare le azioni necessarie per la bonifica del sito.
Sul campo, l’operazione richiede coordinamento fra vari soggetti pubblico-privati, per agire con adeguati strumenti di contenimento e prevenzione di ulteriori danni. Al momento non risultano coinvolti danni a persone, ma la priorità resta quella di limitare il più possibile il materiale contaminante nell’ambiente.
Impatto ambientale e situazione sul territorio
Il torrente Boite attraversa un’area montana caratterizzata da ecosistemi fluviali sensibili. La presenza di gasolio nell’acqua può causare danni pericolosi alla fauna e alla flora locale, alterando la qualità del corso d’acqua e dei terreni circostanti. L’intervento immediato delle squadre ha il fine di ridurre questa minaccia ambientale.
Lo smaltimento e la bonifica del sito richiederanno tempi non brevi, visto che il carburante fuoriuscito si può disperdere nel terreno e affiorare in più punti lungo il torrente. Le autorità locali e regionali stanno già valutando le misure più appropriate, anche sulla base dei rilievi fatti dall’Arpav.
La vicenda ricorda come eventi meteorologici estremi possano provocare conseguenze gravi sulle infrastrutture e l’ambiente, chiamando a una maggiore attenzione sulla gestione del rischio nelle aree montane e su come prevenire danni futuri con interventi mirati.