
La strage di Ustica resta uno dei capitoli più dolorosi e controversi della storia italiana recente. A distanza di decenni, familiari delle vittime e operatori della giustizia continuano a cercare risposte che finora sono rimaste elusive. A Bologna, durante una commemorazione ufficiale, la presidente dellāassociazione dei parenti delle vittime ha rivolto un appello per un impegno concreto da parte della politica, dopo lāennesimo passo indietro della magistratura.
Il quadro giudiziario: lāarchiviazione dellāinchiesta sulla strage di ustica
Nel 2008 la Procura di Roma ha aperto unāinchiesta sulla strage di Ustica, un caso aperto ormai da più di quaranta anni che riguarda la misteriosa esplosione del Douglas DC-9 Itavia, precipitato nel 1980 mentre sorvolava il Mar Tirreno. Recentemente, però, la Procura ha richiesto lāarchiviazione del procedimento, citando la mancanza di collaborazioni internazionali fondamentali per proseguire le indagini. Le carte depositate mettono in evidenza come la magistratura non abbia ottenuto risposte esaustive da Paesi considerati amici e alleati cruciali per il completamento dellāinchiesta. Questo tentativo giudiziario si ĆØ scontrato con un muro di silenzi e rifiuti che ha reso impossibile proseguire con nuove acquisizioni probatorie.
Ostacolo insormontabile per la giustizia
Lāassenza di collaborazione ha rappresentato un ostacolo insormontabile, rendendo impossibile individuare i responsabili reali o raccogliere prove decisive. Il procedimento, aperto dopo le dichiarazioni dellāex presidente del consiglio Francesco Cossiga, sembrava promettere una nuova fase di chiarimento ma si ĆØ rivelato un altro passo verso il nulla. Queste difficoltĆ giudiziarie fanno emergere un nodo politico e diplomatico di rilievo, confermando quanto la vicenda coinvolga soggetti oltre i confini nazionali.
La posizione di daria bonfietti e lāappello alla politica
Daria Bonfietti, che rappresenta i familiari delle vittime della strage, ha commentato le decisioni della Procura con parole decise a Bologna, durante la commemorazione ufficiale nel Comune. Ha sottolineato che il fallimento della magistratura nellāindividuazione dei colpevoli non può far venir meno la responsabilitĆ della politica. Bonfietti ha ricordato che i responsabili sono internazionali e dunque, se la giustizia non riesce a recuperarli per via giudiziaria, spetta alla classe politica adottare misure e strategie alternative per raggiungere veritĆ e giustizia.
Il suo intervento punta il dito contro lāinerzia diplomatica che ha impedito lo scambio d’informazioni e la cooperazione con gli altri Paesi coinvolti. La battaglia per la veritĆ sul disastro di Ustica non riguarda solo la giustizia penale, ma anche le responsabilitĆ politiche nazionali e internazionali. Bonfietti ha chiesto un impegno continuo da parte del governo e dei rappresentanti istituzionali italiani, affinchĆ© non si perda la memoria storica e non si chiuda la partita senza risposte certe per le famiglie colpite.
Un appello chiaro e diretto
āLa veritĆ deve venire a galla, anche se la magistratura non riesce ad arrivarci, ĆØ il compito della politica farsi carico di questa battaglia.ā ha affermato Bonfietti con fermezza.
Il contesto internazionale e le difficoltĆ nella ricerca della veritĆ
La strage di Ustica ha radici legate a eventi complessi e a rapporti diplomatici delicati. La difficoltĆ nel far luce sulle responsabilitĆ deriva soprattutto dalla natura internazionale del caso, con presunti coinvolgimenti di Stati e forze militari estere. Questi soggetti non hanno mai offerto un contributo chiaro o collaborazioni dirette con la magistratura italiana, complicando fortemente lāattivitĆ investigativa.
Nel corso degli anni, diversi governi italiani hanno tentato di sollecitare una cooperazione internazionale più aperta ma spesso questi tentativi si sono arenati di fronte a questioni di segreti militari, interessi strategici e riserve politiche. Anche le richieste di accesso a documenti classificati sono state contrastate, rinviando la possibilità di chiarimenti fondamentali. Il cambio di scenario geopolitico, con alleanze e tensioni mutate nel tempo, ha influenzato in modo diretto la possibilità di ottenere impegni concreti da parte dei partner internazionali.
Intreccio tra politica e giustizia
Questo rende evidente lāincastro tra questioni giudiziarie e politiche, dove ciascun attore nazionale e straniero mantiene una posizione che rallenta una conclusione definitiva del caso. La mancanza di trasparenza e la chiusura delle fonti internazionali ostacolano la chiusura del dossier e prolungano il dolore delle famiglie.
Commemorazioni e memoria: il ruolo pubblico della cittĆ di bologna
La cittĆ di Bologna, luogo scelto per la commemorazione, ha confermato il proprio ruolo nel mantenere viva la memoria delle vittime della strage di Ustica. La cerimonia pubblica ha rappresentato un momento per ricordare e ribadire la richiesta di veritĆ e giustizia da parte dei familiari e della comunitĆ . L’evento ĆØ servito anche come richiamo alle responsabilitĆ dello Stato e di tutti gli attori coinvolti, inclusa la magistratura e la politica.
Lāincontro ha avuto un significato istituzionale, con rappresentanti locali che hanno evidenziato lāimportanza di non lasciare cadere nel dimenticatoio una tragedia che ha segnato lāItalia in modo profondo. Questo impegno civile si somma alla pressione esercitata dalle associazioni dei parenti, impegnate nel mantenere alta lāattenzione pubblica sul caso.
Impegno e partecipazione attiva
Lāiniziativa ha permesso ai presenti di condividere un senso di partecipazione attiva al ricordo collettivo e ha ricordato anche al grande pubblico la necessitĆ di un maggiore rigore nella gestione dei casi giudiziari che coinvolgono vittime cosƬ numerose e storie cosƬ complesse. Le commemorazioni rappresentano momenti funzionali a non perdere il contatto con una veritĆ sfuggente ma indispensabile.
Le parole di Daria Bonfietti, al termine della cerimonia, hanno messo in luce la volontĆ di proseguire nel richiedere chiarimenti passo dopo passo. La scena politica italiana e le istituzioni dovranno ora misurarsi con questo appello per capire se agiranno in modo efficace per una ferita aperta del Paese.