
La consulta per le persone in difficoltà ha scelto il nuovo presidente durante l’assemblea dei soci tenutasi a torino. Maurizio montagnese assume la guida di un ente che da oltre trent’anni lavora sulla disabilità e sull’inclusione sociale. In quella stessa occasione è stato approvato il bilancio consuntivo e sociale 2024, che conferma un’attività intensa sui territori, con numeri rilevanti di volontariato e servizi a sostegno di chi vive situazioni complesse.
L’assemblea e l’approvazione dei bilanci 2024
Il rinnovo delle cariche nella consulta si è svolto a torino, dove oltre all’elezione del presidente si è conclusa la votazione per il nuovo consiglio direttivo. L’assemblea ha dato il via libera anche al bilancio consuntivo e a quello sociale relativi all’anno 2024. I dati emersi dal bilancio mostrano un impegno capillare sul campo. Sono state registrate quasi diciassettemila ore di volontariato, a supporto di quasi diciottomila ore di attività dirette alle persone più fragili.
Le attività includono 3.582 servizi di accompagnamento solidale, rivolti a chi necessita di supporto per gli spostamenti o l’accesso a servizi essenziali. Altri 2.407 interventi sono stati svolti presso gli sportelli sociali, punto di riferimento diretto per chi cerca informazioni o aiuto immediato. Il sostegno alimentare ha coinvolto 1.746 persone, numeri che riflettono una risposta concreta alla povertà e al disagio. Significativo anche il lavoro nel campo educativo: 6.100 studenti hanno partecipato a iniziative di sensibilizzazione, mentre 840 insegnanti hanno seguito percorsi formativi volti a promuovere una didattica più inclusiva.
Il ruolo e la storia della consulta
Fondata nel 1988, la cpd è una realtà riconosciuta all’interno del terzo settore per l’attenzione rivolta alle persone con disabilità e alle situazioni di marginalità sociale. Negli anni ha consolidato un metodo di intervento basato sul volontariato e sull’azione educativa, mantenendo un presidio costante sul territorio piemontese.
Il nuovo consiglio direttivo, guidato da montagnese, si troverà a gestire una fase di crescita e di adattamento ai cambiamenti sociali e politici in corso. Il compito sarà riorganizzare e rafforzare le attività per rispondere in modo puntuale alle nuove esigenze. L’esperienza maturata in questi anni ha permesso all’ente di costruire percorsi di inclusione riconosciuti, ma resta la necessità di risposte innovative e tempestive per situazioni che mutano con rapidità.
Il percorso professionale di maurizio montagnese
Maurizio montagnese porta a questo incarico una lunga esperienza maturata in diversi ambiti professionali e sociali. Nato professionalmente nei primi anni ’80 da una laurea in scienze politiche, il suo percorso è iniziato in fiat auto, per poi proseguire nel gruppo olivetti a ivrea, dove ha assunto il ruolo di direttore del personale. Montagnese ha spostato poi l’attenzione al settore finanziario, lavorando in istituti come la cassa di risparmio di torino-verona-treviso, divenuta parte di unicredit, e successivamente nel gruppo sanpaolo imi, fino alla fusione con intesa.
L’esperienza nel mondo finanziario si è affiancata a ruoli di rilievo nella gestione di aziende pubbliche. È stato presidente di sagat, la società di gestione dell’aeroporto di torino, e contemporaneamente a capo di turismo torino e provincia. Proprio durante la presidenza della sagat, montagnese ha incontrato per la prima volta la cpd e il suo storico presidente, paolo osiride ferrero, con cui ha condiviso percorsi di collaborazione e conoscenza diretta delle problematiche affrontate dall’ente.
Composizione del nuovo consiglio direttivo e obiettivi
Il nuovo consiglio direttivo è formato da figure impegnate da tempo nel mondo del sociale e della politica locale. Accanto a montagnese troviamo giuseppe antonucci, francesca bisacco, daniela broglio, laura giulianati, luca marchisio e luca nicolino. Questi membri rappresentano un capitale di competenze e relazioni che punta a rafforzare la struttura dell’organizzazione.
Il consiglio dovrà affrontare un’agenda di lavoro che comprende il consolidamento dei servizi esistenti e l’ampliamento di quelli dedicati all’inclusione scolastica e sociale. Le azioni si concentreranno sull’ampliamento del supporto a persone in difficoltà e sulla sensibilizzazione delle nuove generazioni, favorendo un coinvolgimento diretto di studenti e insegnanti. L’obiettivo è mantenere alta l’attenzione pubblica e garantire risposte immediate alle situazioni di fragilità.