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Le presenze turistiche in italia superano i 260 milioni con cambiamenti verso vacanze più sostenibili e personalizzate

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L’estate 2025 in italia si prospetta con numeri in crescita, secondo il centro studi conflavoro. Le presenze previste raggiungono 268 milioni, superando del 2,1% quelle del 2024 e equiparandosi ai periodi pre-pandemia. La spesa turistica globale toccherà i 71,8 miliardi di euro, con un incremento del 12,3%. Questo aumento riflette una trasformazione del turismo verso esperienze di qualità, più attente alla sostenibilità e alle esigenze individuali dei viaggiatori.

Turismo in italia ed estero: numeri, spesa e comportamenti dei viaggiatori

L’indagine svolta dal centro studi conflavoro, guidato da sandro susini, evidenzia una distribuzione quasi equilibrata tra turisti italiani e stranieri. Sono attesi 30 milioni di visitatori nazionali, pari al 48,4% del totale presenze, contro 35,5 milioni di stranieri . Gli stranieri si caratterizzano per una spesa più consistente, pari al 59,3% dei 71,8 miliardi previsti, sostenuta da soggiorni più lunghi, in media 8,5 notti contro le 7,3 degli italiani.

Vacanze premium e costi in aumento

Parte consistente della spesa sarà indirizzata verso vacanze premium, con una crescita significativa nella richiesta di camere di categoria superiore , esperienze gastronomiche tipiche e servizi personalizzati come guide private e tour esclusivi . Al contempo, la crescita della spesa sarà influenzata dai lievitati costi di alloggio , ristorazione e trasporti .

Preferenze territoriali degli italiani e mete estere più gettonate nel 2025

L’italia si conferma principale destinazione per gli italiani, con il 72,3% che resterà nel paese. Le regioni più visitate saranno la puglia , la sicilia , la toscana , la sardegna e la campania . Seguono liguria, emilia-romagna e trentino-alto adige, ciascuna con circa l’8% delle presenze. All’estero, continuano a dominare spagna , grecia , croazia , francia e portogallo .

Mete di lungo raggio in crescita

Non mancano incrementi sensibili verso destinazioni di lungo raggio. Giappone sale del 18,7% rispetto al 2024, gli usa del 15,3% e la thailandia del 14,2%. Questi dati indicano una tendenza crescente ad esplorare mete lontane, diversificando l’esperienza di viaggio.

Preferenze di viaggio divise per fasce d’età e tipologia di destinazione

Il centro studi analizza anche le preferenze demografiche. I giovani tra 18 e 30 anni, che rappresentano il 22,3% dei turisti, prediligono la riviera romagnola, le isole maggiori e le città d’arte. La fascia 31-45 anni preferisce la riviera adriatica, la toscana e la puglia. I viaggiatori tra 46 e 60 anni scelgono la toscana, l’umbria, la sicilia e la costiera amalfitana. Gli over 60 si orientano verso località termali, laghi del nord e zone balneari più tranquille.

Queste scelte indicano che ogni gruppo cerca esperienze diverse: dal divertimento e cultura per i giovani, alle destinazioni più rilassanti e raffinate per gli over 60. Questo contributo differenziato alimenta la varietà della domanda turistica in italia.

Borghi e aree rurali protagonisti della nuova frontiera del turismo italiano

Il fenomeno più rilevante emerso dall’indagine riguarda l’aumento del turismo nei borghi e nelle aree rurali, con un incremento del 22,5% rispetto al 2024. Molti viaggiatori scelgono questi luoghi per sfuggire al caldo intenso , riscoprire patrimonio culturale e vivere vacanze con un minore impatto ambientale .

Borghi più apprezzati e distretti turistici in crescita

La crescita è evidente in borghi meno noti ma molto apprezzati. In toscana si segnalano pitigliano, sovana e sorano ; in umbria bevagna e montefalco ; nelle marche offida e moresco . Abruzzo registra aumenti a pacentro e scanno , mentre in basilicata emergono venosa e guardia perticara . La sicilia vede crescere erice e castelmola .

A fianco di questi singoli borghi, si affermano distretti turistici come val d’orcia, monti sibillini e cinque terre, che raggiungono tassi di crescita superiori al 30%. Questo sviluppo suggerisce un turismo più diffuso, che valorizza le comunità locali e propone alternative alle tradizionali destinazioni di massa.

L’attenzione verso borghi e territori meno frequentati indica un cambiamento di approccio dei turisti verso viaggi che combinano cultura, natura e sostenibilità. I numeri confortano questo spostamento che, nel 2025, vede l’italia confermare la sua vocazione a ospitare realtà diverse e autentiche.

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