
Il mistero del trolley di Kaufmann: prove di omicidi nel Tevere?
Villa Pamphili, uno dei parchi più iconici di Roma, è stato il palcoscenico di un inquietante giallo che ha scosso l’opinione pubblica e ha stravolto la vita di molti. Al centro di questo dramma c’è Charles Francis Kaufmann, un uomo che ha lasciato l’Italia in circostanze misteriose e che ora è ricercato per il duplice omicidio di Anastasia Trofimova e della sua bambina, Andromeda. Il mistero si infittisce con il trolley nero che Kaufmann trascinava con sé, un oggetto diventato simbolo di un crimine efferato e di una fuga disperata.
La scomparsa del trolley
La scomparsa del trolley ha acceso i riflettori della polizia e della magistratura. Secondo le indagini, Kaufmann non ha portato il trolley in Grecia, dove ha lasciato l’Italia con un passaporto statunitense sotto l’identità di Rexal Ford. Le autorità credono che il trolley sia stato gettato nel Tevere, poiché conteneva prove cruciali riguardanti gli omicidi. Le telecamere di sorveglianza hanno immortalato Kaufmann mentre si dirigeva verso Ponte Garibaldi, trascinando il trolley, ma un attimo dopo, questo è scomparso nel nulla.
- Corpi trovati: I corpi di Anastasia e Andromeda sono stati scoperti il 7 giugno in una zona isolata di Villa Pamphili, privi di vestiti, con accanto pannolini, un sacco a pelo e una coperta.
- Assenza del trolley: L’assenza del trolley potrebbe contenere indizi fondamentali per la risoluzione del caso.
- Dragaggio del Tevere: Le indagini si concentrano ora sul dragaggio del Tevere, dove i sommozzatori stanno cercando il trolley.
La scomparsa del cellulare e il passato di Kaufmann
Un altro particolare inquietante è la scomparsa del cellulare di Anastasia Trofimova. La madre della vittima ha raccontato che la figlia, con un visto turistico per l’Unione Europea scaduto, sarebbe stata costretta a consegnare il proprio telefono a Kaufmann. Testimoni hanno riferito che intorno all’una di notte del 7 giugno, Anastasia era in compagnia della sua bambina, la quale appariva in uno stato di sofferenza. L’autopsia ha confermato il tragico destino della piccola: è stata soffocata, probabilmente per fermarla mentre piangeva a causa della fame, e il suo stomaco era vuoto al momento dell’esame.
La storia tra Kaufmann e Anastasia affonda le radici in un passato complesso. Secondo quanto riportato dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, la coppia si è conosciuta durante una vacanza a Malta. Dopo il loro incontro, Anastasia è tornata in Russia, ma Kaufmann ha iniziato a contattarla quotidianamente, esortandola a lasciare il suo paese e tornare da lui. La madre di Anastasia, Tatiana, ha rivelato che la figlia sembrava isolata, poiché Kaufmann esercitava una forte influenza su di lei, impedendole di comunicare con amici e familiari.
Indagini e giustizia
L’ipotesi che Kaufmann e le sue vittime avessero programmato di partire per la Germania prima del tragico evento ha sollevato ulteriori interrogativi. Le autorità stanno anche indagando sull’operato della polizia che, al momento del loro incontro a Roma, ha interagito con Kaufmann e Anastasia. Il questore Roberto Massucci, intervenuto nel programma “Chi l’ha visto?”, ha promesso di esaminare attentamente le procedure adottate dagli agenti, desideroso di capire come sia stato possibile che Kaufmann, un uomo con un passato problematico, potesse muoversi liberamente nella capitale italiana.
L’11 luglio, i giudici ellenici si pronunceranno sulla richiesta di estradizione di Kaufmann, un passaggio cruciale per la giustizia in questo caso. I familiari di Anastasia e Andromeda attendono con ansia che la verità venga a galla e che i responsabili di questo atroce crimine possano affrontare le conseguenze delle loro azioni. Nel frattempo, la città di Roma e i suoi abitanti rimangono scossi da un delitto che ha messo in luce non solo la violenza, ma anche le fragilità di rapporti umani che possono condurre a tragedie inaspettate.