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Il figlio della principessa ereditaria di Norvegia indagato per 23 reati tra cui tre stupri

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Il 28enne Marius Borg Hoiby, figlio della principessa ereditaria Mette-Marit di Norvegia, è al centro di una complessa indagine poliziesca conclusa dopo 10 mesi. Le accuse che gli vengono contestate spaziano dalla violenza sessuale a diversi reati di natura penale e civile. I dettagli dell’inchiesta, avviata dopo il suo arresto ad agosto 2024, sono stati resi noti dalla polizia norvegese in una conferenza stampa pubblica.

L’arresto di Marius Borg Hoiby e le prime accuse

Il 4 agosto 2024 la polizia norvegese ha arrestato Marius Borg Hoiby, il figlio nato da una relazione precedente al matrimonio tra la principessa ereditaria Mette-Marit e il principe ereditario Haakon. L’arresto è scattato in seguito a una denuncia per aggressione nei confronti della fidanzata. Dopo questo evento iniziale, sono emersi ulteriori sospetti che hanno allargato il quadro dell’indagine. Le autorità hanno raccolto testimonianze e prove per raccogliere informazioni su presunti crimini gravi, inclusi atti sessuali non consensuali.

Un’indagine che cambia asse

L’avvio dell’indagine ha segnato un punto di svolta nel caso, portando a un approfondimento operativo della polizia. Le accuse principali riguardano presunti stupri, ma accanto a questi ci sono numerosi altri reati contestati a Hoiby. Questi ultimi si riferiscono sia al comportamento personale che ad azioni che hanno avuto impatto sul suo ambiente quotidiano.

I capi di imputazione presentati dalla polizia

Andreas Kruszweski, legale della polizia, ha spiegato nel corso della conferenza stampa i dettagli delle accuse. Marius Borg Hoiby è sospettato di 23 reati distinti. Tra questi, tre accuse riguardano violenza sessuale: una per stupro con rapporto sessuale e due per stupro senza rapporto. Con la precisione richiesta dal codice penale norvegese, si tratta di contestazioni diverse a seconda delle modalità e del coinvolgimento fisico.

Reati di natura diversa

Accanto ai reati sessuali, figurano quattro contestazioni legate a comportamenti sessualmente offensivi. L’avvocato Kruszweski ha poi citato un’accusa per abuso in una relazione stretta, due per lesioni personali, un atto di vandalismo e una minaccia. A questi si aggiungono cinque violazioni di ordini restrittivi impartiti dall’autorità giudiziaria, un’ingiuria rivolta a un agente di polizia e cinque infrazioni al codice della strada.

Questi elementi dimostrano la complessità della posizione giudiziaria di Hoiby, che deve ora affrontare una pluralità di accuse di diversa natura. L’inchiesta si è chiusa con il passaggio dell’intero fascicolo ai pubblici ministeri, chiamati a una valutazione sulle prossime azioni legali.

La posizione difensiva di Marius Borg Hoiby

L’avvocato di Marius Borg Hoiby, Ellen Holager Andenaes, ha rilasciato una dichiarazione all’agenzia NTB con riferimento alle accuse di stupro. Ha confermato che il suo assistito respinge con fermezza tutte e tre le imputazioni di violenza sessuale. La difesa ha sottolineato la volontà di collaborare con la giustizia per chiarire ogni aspetto contestato.

Durante la fase di indagine, la difesa ha insistito sull’assenza di prove concrete che confermino i capo d’accusa più gravi. Nel contempo, si prevede che la strategia giudiziaria punterà a mettere in evidenza eventuali contraddizioni nelle testimonianze raccolte.

Silenzio pubblico

Dal canto suo, Marius Borg Hoiby non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche dirette. La sua posizione rimane al centro dell’attenzione mediatica in Norvegia, dove la vicenda ha acceso un dibattito sulle responsabilità personali e sui limiti della privacy per soggetti legati alla famiglia reale.

Il trasferimento dell’indagine ai pubblici ministeri e le prossime fasi

Con la chiusura investigativa da parte della polizia, il fascicolo è stato consegnato ai pubblici ministeri norvegesi. Sarà ora questo ufficio a decidere se procedere con l’emissione di un’incriminazione formale o se archiviare alcune o tutte le accuse. L’attività di valutazione coinvolge l’analisi di prove, testimonianze e perizie raccolte nel corso dei 10 mesi di indagini.

Il caso di Marius Borg Hoiby presenta elementi gravi che influenzeranno le scelte del pubblico ministero. Al centro del dibattito ci sono i reati legati alla violenza sessuale ma anche le altre accuse più “minori”, le quali contribuiscono a delineare un quadro complesso sia per la difesa che per l’accusa.

Possibile processo in tribunale

È possibile che nei prossimi mesi la vicenda approdi in tribunale con un processo pubblico. La comunità norvegese segue con attenzione una vicenda che coinvolge un membro legato alla famiglia reale, rendendo questa questione di rilievo nazionale e con forti implicazioni sociali.

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