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Fiavet Confcommercio si oppone all’obbligo di restituzione delle commissioni sugli rimborsi dei biglietti aerei alla commissione europea

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La recente approvazione da parte della commissione europea TRAN di un emendamento alla regolamentazione 261/04 ha acceso il dibattito tra operatori del turismo e istituzioni italiane. Fiavet Confcommercio, associazione che rappresenta le agenzie di viaggio, ha inviato una lettera ai ministri Daniela Santanché, Matteo Salvini, Tommaso Foti, e agli europarlamentari italiani, per evitare che l’emendamento danneggi gli agenti di viaggio imponendo loro di restituire le commissioni incassate quando i passeggeri ottengono il rimborso del biglietto aereo. L’origine di questa controversia risiede nel riconoscimento del compenso per l’attività di intermediazione, una questione che rischia di compromettere la remunerazione degli operatori del settore.

L’emendamento della commissione tran alla regolamentazione 261/04 e la restituzione delle commissioni

Nel corso della seduta della commissione TRAN del parlamento europeo, è stato approvato un emendamento che impone agli agenti di viaggio la restituzione della commissione di intermediazione percepita nel momento in cui il passeggero richiede e ottiene il rimborso del biglietto direttamente dal vettore. La norma mira a tutelare i consumatori, garantendo che il rimborso del titolo di viaggio comprenda anche le commissioni pagate agli intermediari. Tuttavia, questo provvedimento raccoglie malumori all’interno delle agenzie di viaggio, che contestano la sua applicazione per le conseguenze economiche a cui andrebbero incontro.

Le commissioni rappresentano per gli agenti di viaggio una parte fondamentale del loro guadagno, equilibrata al costo del lavoro svolto nella selezione e prenotazione del biglietto aereo. L’emendamento, in sostanza, cancella questa remunerazione quando il rimborso del biglietto avviene, mettendo a rischio la sostenibilità economica delle agenzie, in particolare quelle di piccole dimensioni. La questione, ora, è su come bilanciare la tutela del passeggero con la legittima remunerazione del lavoro svolto dall’intermediario.

Gli effetti della nuova norma sulle agenzie di viaggio secondo fiavet confcommercio

Fiavet Confcommercio ha dichiarato la sua contrarietà all’emendamento, sottolineando come la restituzione della commissione sottrarrebbe agli operatori un compenso previsto dal mandato ricevuto dal cliente. Il compenso per l’agente di viaggio nasce da un contratto a titolo oneroso, previsto dall’articolo 1709 del codice civile, che riconosce il diritto al pagamento indipendentemente dall’esito del contratto di trasporto. La norma europea, sostenuta dalla commissione TRAN, rischia di violare questo principio giuridico.

Nella lettera inviata ai ministri e agli europarlamentari, Fiavet Confcommercio spiega che questa disposizione creerebbe un meccanismo anomalo di responsabilità per gli agenti. Gli intermediari si troverebbero obbligati a restituire una parte della loro remunerazione per un risarcimento che non dipende da loro ma dal vettore. Questa imposizione contrasta con i principi basilari del diritto civile e rappresenta un rischio per la solidità economica di un comparto già sotto pressione.

La richiesta di fiavet confcommercio al governo e al parlamento europeo

Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet Confcommercio, ha affidato alla stampa il suo appello per un intervento tempestivo da parte del governo italiano e degli europarlamentari. Ha ricordato che “il diritto al compenso degli agenti di viaggio è autonomo e distinto rispetto al contratto di trasporto.” Il mandato conferito dal cliente all’agente si riferisce esclusivamente alla prestazione di mediazione per l’acquisto della biglietteria, e non può essere legato al rimborso del vettore.

La lettera evidenzia come la posizione degli agenti necessiti di una tutela robusta per evitare ricadute negative sull’intero comparto del turismo e dei servizi di viaggio. La richiesta è di bloccare o modificare l’emendamento della commissione TRAN per preservare le condizioni di lavoro e l’economia delle agenzie. L’auspicio è che la politica italiana sappia intervenire con decisione, considerando l’impatto concreto che questa norma potrebbe avere sulle attività di intermediazione.

Aggiornamenti e monitoraggi della situazione

L’aggiornamento sulla questione resta oggetto di attenzione, con il settore che monitora le mosse europee e nazionali nei prossimi mesi. Il confronto tra istituzioni e associazioni di categoria prosegue in un clima di tensione, mentre gli agenti di viaggio attendono un chiarimento sul futuro della loro remunerazione.

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