
Nel torinese, a Lauriano, sono stati trovati due bambini di 6 e 9 anni che non risultano registrati all’anagrafe né hanno mai frequentato la scuola. La scoperta è avvenuta durante un sopralluogo delle autorità in una zona colpita da un’alluvione. I due minori, fratello e sorella, vivevano in isolamento in condizioni igienico-sanitarie precarie. Ora sono stati affidati a una comunità protetta dopo l’intervento dei servizi sociali.
Scoperta dei bambini durante un controllo post-alluvione
La vicenda è emersa durante un’ispezione delle forze dell’ordine e dei servizi competenti nell’area di Lauriano, piccolo comune in provincia di Torino, dopo una recente alluvione. Le autorità si sono recate in una cascina isolata interessata dagli eventi atmosferici per valutare danni e misure di sicurezza. Qui, hanno incontrato due minori che non risultavano censiti ufficialmente.
Questi bambini, rispettivamente di 6 e 9 anni, non erano mai stati iscritti nelle anagrafi comunali e non avevano mai partecipato a percorsi scolastici. La situazione ha destato subito preoccupazione presso gli operatori sul posto. Entrambi erano isolati dal mondo esterno e vivevano in condizioni igieniche che, per come relazionato, risultavano insufficenti per uno standard minimo di benessere.
Il controllo ha coinvolto diverse figure, tra cui militari e operatori del Ciss di Chivasso, che si sono occupati della tutela dei piccoli. La presenza di queste due persone non registrate ha richiesto interventi immediati per garantire la loro sicurezza e salute.
Condizioni di vita e intervento dei servizi sociali
I bambini sono stati trovati in una cascina distante da centri abitati più grandi, in condizioni che gli esperti hanno definito precarie. L’igiene personale e ambientale non rispondeva a criteri accettabili, situazione confermata anche da medici e assistenti sociali intervenuti.
L’isolamento totale, con assenza di contatti esterni e di frequenza scolastica, ha destato allarme. In Italia, infatti, l’obbligo scolastico è fissato ai 6 anni; il fatto che i minori non avessero mai varcato la soglia di una scuola rappresenta una violazione importante dei diritti dell’infanzia.
Dopo la segnalazione da parte delle forze dell’ordine, i servizi sociali hanno preso in carico i due bambini. Sono stati affidati a una comunità protetta, dove possono ricevere cure adeguate e un ambiente regolato secondo le normative vigenti. L’obiettivo è garantire loro assistenza psicofisica e istruzione, oltre a un recupero delle relazioni sociali.
Retroscena familiari e posizione dei genitori
I genitori sono cittadini olandesi, residenti nella cascina. Il padre, scultore di professione, ha respinto le accuse di negligenza, affermando di “aver scelto un tipo di educazione alternativa per i figli”. Questa versione non si è però conciliata con le condizioni rilanciate dai primi soccorritori.
Le autorità hanno preso in considerazione sia gli aspetti legali legati alla mancata registrazione all’anagrafe dei bambini, sia la tutela dei minori in relazione alla scuola e alle condizioni di vita. La scelta di vivere isolati non prevede l’esclusione da diritti come l’accesso all’istruzione e la tutela medica.
Situazione attuale e valutazioni delle autorità
Il caso è ora al vaglio delle autorità competenti per stabilire ogni responsabilità e per valutare eventuali provvedimenti sull’affidamento o sulla gestione della famiglia. La priorità rimane garantire la protezione dei due minori, che hanno vissuto finora in una situazione di isolamento totale.
La scoperta di questi due bambini evidenzia anomalie gravi e richiama l’attenzione sulle verifiche delle condizioni dei minori in contesti isolati o fuori dalle istituzioni pubbliche. Il caso viene seguito con attenzione dagli enti locali piemontesi.