Home News Attivisti bloccati dalla polizia durante un matrimonio simbolico a San Marco contro Jeff Bezos: guarda il video
News

Attivisti bloccati dalla polizia durante un matrimonio simbolico a San Marco contro Jeff Bezos: guarda il video

Share
Attivisti bloccati dalla polizia durante un matrimonio simbolico a San Marco contro Jeff Bezos: guarda il video
Attivisti bloccati dalla polizia durante un matrimonio simbolico a San Marco contro Jeff Bezos: guarda il video
Share

La mattinata di sabato 21 ottobre 2023 ha visto un’importante protesta ambientalista in Piazza San Marco, uno dei luoghi più iconici di Venezia. Un gruppo di attivisti del movimento Extinction Rebellion ha inscenato un evento simbolico contro il matrimonio del miliardario Jeff Bezos, fondatore di Amazon, previsto nei giorni successivi. L’obiettivo principale di questa manifestazione era quello di mettere in luce i danni ambientali causati dalle élite economiche globali e il loro impatto sulla società.

La manifestazione simbolica

Circa venti attivisti si sono radunati davanti alla Basilica di San Marco, esponendo cartelli e partecipando a una performance per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi di giustizia sociale e giustizia ambientale. Tra i messaggi esposti, si potevano notare finte banconote con slogan critici verso il potere economico concentrato nelle mani di pochi. Gli attivisti hanno anche espresso solidarietà per la pace a Gaza, evidenziando come le questioni globali siano interconnesse e richiedano una risposta collettiva.

Due manifestanti, vestiti da sposi, hanno attirato l’attenzione della folla posizionandosi su un piedistallo al centro della piazza, legati simbolicamente a una riproduzione del pianeta Terra. Altri manifestanti hanno sostenuto cartelli con scritte come «i governi», «i media», «l’economia» e «la giustizia». Questa immagine provocatoria ha rappresentato l’intreccio tra vari poteri mondiali e la loro complicità nella crisi ecologica. «Non possiamo più ignorare il legame tra le decisioni economiche e le conseguenze ambientali», ha dichiarato uno degli attivisti.

L’intervento della polizia

La situazione è diventata più tesa quando alcuni attivisti hanno tentato di arrampicarsi sui pali portabandiera per esporre uno striscione con la scritta «The 1% ru(i)ns the world», evidenziando come l’1% della popolazione mondiale detenga una parte sproporzionata delle ricchezze. Tuttavia, le forze dell’ordine sono intervenute prontamente, arrestando la possibilità di amplificare il messaggio degli attivisti. La reazione della polizia ha generato un clima di tensione, con i manifestanti che hanno opposto resistenza passiva sdraiandosi a terra.

Molti turisti presenti in piazza hanno iniziato a riprendere l’accaduto con i loro smartphone, e le immagini della protesta e dell’intervento della polizia sono rapidamente diventate virali sui social media. Questo ha contribuito a far conoscere il messaggio degli attivisti a un pubblico ancora più vasto.

La polarizzazione delle opinioni

La manifestazione ha messo in evidenza la polarizzazione delle opinioni sui temi della giustizia sociale e ambientale. Molti passanti hanno espresso solidarietà nei confronti degli attivisti, mentre altri hanno mostrato segni di disapprovazione. La scelta di Piazza San Marco come location non è casuale; questo luogo rappresenta non solo la bellezza e la cultura veneziana, ma anche un palcoscenico internazionale per eventi di grande rilevanza. La presenza di Jeff Bezos, noto per le sue pratiche aziendali controverse, ha reso l’evento ancora più significativo.

In un contesto globale caratterizzato da crescenti disuguaglianze e crisi ecologiche, manifestazioni come quella di Venezia sono vitali per dare voce a chi si sente emarginato. L’azione di Extinction Rebellion ha ribadito l’importanza di alzare la voce contro un sistema che favorisce una ristretta élite a discapito del bene comune.

La polizia ha infine portato via gli attivisti, ma non prima che il messaggio di protesta si fosse diffuso tra i presenti. La manifestazione si è conclusa, ma il dibattito su giustizia, economia e ambiente continua a crescere, alimentato da eventi come questo che spingono a riflettere sulle scelte individuali e collettive in un mondo sempre più interconnesso.

Written by
Luca Carlini

Sono un appassionato di economia e del mondo del lavoro, con un occhio attento alle dinamiche sociali e politiche che influenzano la nostra vita quotidiana. La mia carriera giornalistica mi ha portato a esplorare vari aspetti dell'attualità, dalla cronaca alle notizie politiche, sempre con l'intento di fornire un'analisi critica e ben informata. Collaboro con smetteredilavorare.it per offrire approfondimenti utili e stimolanti su come l'economia influisce sulle nostre scelte professionali e sul nostro benessere. Credo fermamente nel potere dell'informazione e nella sua capacità di generare cambiamento, e mi impegno a raccontare storie che possano ispirare e informare i lettori. Quando non scrivo, mi piace esplorare nuovi luoghi e immergermi in culture diverse, sempre in cerca di nuove prospettive.

Smettere di Lavorare è un magazine che esplora stili di vita alternativi e indipendenza finanziaria con sezioni su News, Spettacolo & TV, Soldi & Risparmi, Ambiente, Trasferirsi all’estero e Lavorare all’estero.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@smetteredilavorare.it

© 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.IVA 14920521003

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.