
Un’azione militare russa ha colpito la località di Samar, situata nella regione di Dnipropetrovsk, causando vittime e feriti tra la popolazione civile. L’episodio si inserisce nel contesto del conflitto in Ucraina e rappresenta l’ennesimo attacco nella zona di Dnipro, centro della regione orientale del paese. Il bilancio riguarda almeno tre persone decedute e quattordici ferite, secondo le autorità locali citate dai media ucraini.
Reazione delle forze armate ucraine e la situazione sul campo
Le forze armate di Kiev hanno dato aggiornamenti costanti sulla situazione, sottolineando la grande intensità dell’offensiva notturna e la capacità di neutralizzare gran parte degli attacchi missilistici. Alla luce dell’azione russa, l’esercito ucraino ha confermato che le misure di difesa aerea hanno funzionato per impedire che i danni fossero ancora più estesi. Gli analisti militari osservano come la strategia russa continui a puntare su attacchi a distanza, integrando l’uso di droni e missili per mettere sotto pressione le regioni centrali e orientali del paese. La città di Dnipro e le zone limitrofe restano aree particolarmente esposte a questo tipo di attacchi, creando situazioni di grande tensione per la popolazione civile e le autorità locali.
Dettagli dell’attacco su samar e numero di vittime
L’attacco su Samar è stato confermato dalle fonti ufficiali ucraine che hanno comunicato i dati relativi alle perdite umane. Tre persone sono morte e quattordici hanno riportato ferite a seguito dell’impatto dei missili russi. Samar si trova nella regione di Dnipropetrovsk, area strategica e abitata tra le più colpite dall’escalation degli scontri. Le autorità hanno fatto sapere come le esplosioni abbiano provocato anche danni alle infrastrutture civili, senza tuttavia fornire, al momento, dettagli precisi sui luoghi colpiti o le situazioni specifiche delle vittime. Nei giorni precedenti, la popolazione aveva vissuto già diversi momenti di tensione legati a incursioni e bombardamenti.
Le esplosioni a dnipro e il quadro degli attacchi consecutivi
Dalle prime ore della notte, sono state avvertite numerose esplosioni nella città di Dnipro, centro amministrativo e industriale della regione di Dnipropetrovsk. Le detonazioni hanno interessato aree residenziali e hanno suscitato allarme tra la popolazione, che ha riferito un’intensa attività militare. Gli abitanti hanno segnalato il suono di sirene e boati, mentre i soccorsi hanno effettuato interventi per mettere in sicurezza le zone colpite. Quest’ultima ondata di attacchi segue una serie di bombardamenti avvenuti nelle settimane precedenti, con un’attenzione particolare ai siti civili e agli snodi urbani.
L’attacco con droni e missili sulla regione di khmelnytskyi
Durante la stessa notte gli attacchi si sono estesi alla regione di Khmelnytskyi, nella parte centro-occidentale dell’Ucraina. Le forze armate ucraine hanno riferito che la controparte russa ha lanciato un massiccio attacco composto da 363 droni e 8 missili. Starokostiantyniv, importante località di quella regione, è stata colpita dalla maggior parte di questi ordigni. Nonostante la quantità degli attacchi, la maggior parte dei droni e missili è stata intercettata e abbattuta dai sistemi di difesa aerea ucraini. Le autorità militari hanno messo in evidenza lo sforzo per ridurre danni a persone e strutture, ma il bilancio dettagliato dei danni materiali non è ancora noto.
“La situazione rimane estremamente critica, ma il sistema di difesa aerea continua a svolgere un ruolo cruciale per mitigare gli effetti dell’offensiva”, hanno dichiarato fonti militari ucraini.