
Un’indagine condotta dalla Procura di Caltanissetta ha portato all’arresto di una persona e all’applicazione di misure domiciliari a due collaboratori, coinvolti nella gestione di una struttura socio-assistenziale per anziani a San Cataldo. I carabinieri della Tenenza locale hanno eseguito un’ordinanza cautelare del gip, in risposta alle gravi accuse di maltrattamenti, sequestri di persona e esercizio abusivo della professione emerse durante le indagini.
Le modalità dell’inchiesta e le prove raccolte
L’indagine si è basata su intercettazioni ambientali e riprese video, che hanno documentato comportamenti vessatori e umilianti all’interno della struttura. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’amministratrice e due dipendenti avrebbero adottato condotte ripetute di maltrattamento nei confronti degli anziani ospiti, in particolare quelli più fragili. Le immagini e le registrazioni raccolte mostrerebbero casi in cui alcune persone sono state immobilizzate ai letti o legate a sedie a rotelle con cinghie e nastro adesivo, limitando i loro movimenti e la libertà personale.
Maltrattamenti e reati contestati
Tali azioni configurano non solo maltrattamenti, ma anche sequestri di persona, reato che si somma all’abuso nell’esercizio della professione sanitaria, dato che chi ha operato nella struttura non avrebbe avuto i requisiti per svolgere le mansioni assistenziali con criteri di legge adeguati. La Procura ha sottolineato la gravità delle situazioni emerse, segnalando un ambiente caratterizzato da umiliazioni e privazioni della dignità degli anziani accolti.
Sequestro della struttura e nuove nomine per la gestione
A seguito dell’operazione, la struttura socio-assistenziale è stata posta sotto sequestro. La gestione è stata affidata a un amministratore giudiziario, incaricato di garantire la tutela degli ospiti e l’organizzazione di servizi conformi alle norme vigenti. Questa medida vuole interrompere immediatamente le pratiche abusive e offrire un ambiente più sicuro alle persone anziane ospitate nella struttura.
Non è la prima volta che la provincia di Caltanissetta si trova a fronteggiare casi di maltrattamenti in centri per persone fragili. Nel giro di sei mesi si registrano due ordinanze cautelari legate alla gestione di strutture per anziani, un segnale che richiede una maggiore attenzione sulle modalità di assistenza e sui controlli effettuati dagli enti preposti.
Il ruolo dei carabinieri e le collaborazioni con i reparti specializzati
Durante l’esecuzione dei provvedimenti cautelari, i carabinieri della Tenenza di San Cataldo hanno operato assieme ai reparti specializzati del Nas e del Nil . Questi ultimi hanno fornito supporto nell’accertamento delle condizioni sanitarie e lavorative all’interno della struttura, aggiungendo elementi fondamentali all’indagine.
L’intervento coordinato ha permesso di ricostruire con precisione la dinamica degli abusi e le responsabilità di ciascun soggetto coinvolto. Le autorità mantengono alta l’attenzione sulle organizzazioni che si occupano di assistere persone anziane, soprattutto quelle con fragilità, per evitare il ripetersi di episodi simili. La collaborazione tra diversi corpi dell’Arma e l’attenzione della magistratura rappresentano un tassello importante nella tutela dei diritti degli ospiti.