Un attacco con droni israeliani ha colpito una forza di polizia di Hamas impegnata a gestire l’ordine in un mercato della Striscia di Gaza, provocando almeno 18 vittime. La zona interessata è Deir al-Balah, nel centro della Striscia. L’episodio ha scatenato nuove tensioni in un contesto già fragile e ha attirato attenzioni internazionali. Un medico e testimoni locali hanno fornito i primi dettagli sulle dinamiche e le conseguenze dell’azione militare.
Il contesto dell’intervento israeliano contro la polizia di hamas a deir al-balah
L’attacco si è verificato mentre la polizia di Hamas, travestita con abiti civili e maschere, cercava di assumere il controllo di un mercato locale. Il gruppo stava affrontando venditori accusati di pratiche illecite, come speculazione sui prezzi e vendita di beni presumibilmente sottratti dai camion di aiuti umanitari. La presenza di agenti in borghese suggerisce un’operazione mirata a evitare scontri pubblici, ma la situazione è rapidamente degenerata.
Secondo i testimoni, gli agenti hanno trovato resistenza dai commercianti, alcuni armati. È stata segnalata la presenza di almeno una persona armata con un kalashnikov. Questa escalation ha fatto da preludio alla risposta israeliana, che ha deciso di colpire la stessa unità di polizia con missili lanciati da droni. L’azione dimostra la complessità e la tensione persistente nella Striscia di Gaza, dove Hamas esercita il controllo interno e Israele mantiene costante pressione militare.
Dinamiche dell’attacco aereo e conseguenze immediate
I droni israeliani hanno lanciato due missili contro la polizia di Hamas durante lo scontro. I colpi hanno colpito direttamente gli agenti, provocando la morte di almeno 18 persone, stando alle testimonianze raccolte sul posto e alle dichiarazioni di un medico dell’ospedale Al-Aqsa di Deir al-Balah. Le condizioni esatte dei corpi rimasti a terra non sono del tutto chiare, né è noto al momento quanti tra i deceduti fossero poliziotti o semplici civili.
Le immagini riprese durante l’attacco ritraggono una scena di confusione e panico tra la folla. Acquirenti e abitanti del mercato sono fuggiti urlando mentre le ambulanze hanno affrettato i soccorsi. Il video mostra i corpi a terra e gli sforzi per cercare di stabilizzare i feriti. Le testimonianze fanno emergere un momento di estrema violenza che ha sconvolto una comunità già molto provata.
La reazione di hamas e il significato politico dell’attacco
Il Ministero degli Interni della Striscia di Gaza, amministrato da Hamas, ha definito l’azione israeliana un “nuovo crimine” contro chi svolge le funzioni di mantenimento dell’ordine pubblico. Il comunicato denuncia la violenza di Israele nei confronti di un’unità impegnata a garantire la sicurezza nel territorio. L’accusa si inserisce nel più ampio clima di tensioni fra Israele e Hamas che perdura da anni nella regione.
Hamas ha sempre rivendicato il ruolo di autorità di polizia interna, anche se spesso contestata dalla presenza militare israeliana sull’area. L’attacco di droni rappresenta un ulteriore colpo nella fragile stabilità che regolano quella parte di Gaza, dove le attività di controllo e sicurezza non godono di tregue. L’episodio peggiora il quadro dei rapporti tra le due parti e aumenta la pressione sulla popolazione civile.
Implicazioni umanitarie e situazione sanitaria a deir al-balah
L’ospedale Al-Aqsa, il principale centro di cura di Deir al-Balah, ha dovuto gestire un afflusso improvviso di vittime e feriti. Il medico che ha parlato con la Bbc ha confermato che 18 corpi sono stati portati all’obitorio, ma non sono arrivate notizie dettagliate sul numero di feriti o sulla loro gravità. Le strutture sanitarie della Striscia di Gaza, già in condizioni precarie, affrontano ogni giorno difficoltà nella gestione dell’emergenza e nella disponibilità di medicinali.
Il caos creato dall’attacco ha impedito l’accesso rapido a cure per alcune persone. Le ambulanze sono state impegnate a evacuare i feriti in un contesto di instabilità e costante minaccia di nuovi raid. Questa situazione contribuisce alla crisi umanitaria che colpisce Gaza, dove la popolazione vive con risorse limitate e sotto la pressione di continue operazioni militari.
L’attacco di Deir al-Balah è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di scontri che aggravano le tensioni interne e la sofferenza della popolazione civile nella Striscia. Restano aperte le domande sull’evoluzione di questo conflitto e sulle possibili ripercussioni a breve termine nella regione.