
Un intervento notturno del soccorso alpino si รจ concluso con il salvataggio di un turista straniero bloccato nella zona della Palla Bianca, a circa 3.200 metri di altitudine, in alta val Venosta. Lโuomo si trovava in difficoltร con un equipaggiamento del tutto inadeguato per le condizioni di montagna notturna, rendendo necessario un intervento urgente per evitare conseguenze gravi alla sua salute.
La chiamata di soccorso e la posizione difficile
La segnalazione รจ arrivata alle 22:15 di una recente notte. Il soccorso alpino Cnsas Melago ha ricevuto la richiesta di aiuto per un escursionista che si trovava in difficoltร sopra il rifugio Palla Bianca. Lโuomo, originario dallโestero, era fermo su una cengia rocciosa, con scarse risorse a disposizione, tra cui la batteria quasi scarica del telefono cellulare. Era vestito in modo inappropriato: scarpe da ginnastica, pantaloncini corti e maglietta, ossia un abbigliamento non idoneo al clima di alta montagna, dove le condizioni possono cambiare rapidamente e diventare molto rischiose.
I soccorritori si sono diretti verso quella zona impervia, ormai in piena notte, con ottima conoscenza del territorio, consapevoli della fragilitร della situazione. Si trattava di unโoperazione delicata, proprio per lโaltitudine e la difficoltร di accesso, accompagnata dal freddo e dallโoscuritร .
Localizzazione e recupero in condizioni critiche
Dopo diverse ore di ricerche, alle 03:50 i soccorritori hanno finalmente individuato il turista, trovandolo in condizioni di ipotermia severa, ma ancora cosciente. La sua stanchezza era evidente, cosรฌ come la paura di scivolare dalla cengia. La risposta immediata del soccorso si รจ concretizzata nel recupero con verricello tramite lโelicottero della Elisondrio, fondamentale per estrarre lโuomo da quella posizione pericolosa.
Allโoperazione hanno preso parte nove tecnici del Cnsas Melago, la Guardia di Finanza di Silandro e il gruppo droni del soccorso alpino Brd di Prato allo Stelvio, che ha dato supporto nella localizzazione del disperso grazie allโuso della tecnologia dei droni. Il lavoro congiunto di questi gruppi ha reso possibile il salvataggio in un contesto notturno e ostile.
Le condizioni dellโescursionista e le conseguenze del soccorso
Il turista รจ stato immediatamente trasportato allโospedale di Silandro per le cure necessarie. Senza lโintervento puntuale e rapido, la notte sarebbe stata letale, a causa della forte ipotermia e delle condizioni ambientali estreme a oltre 3.000 metri di quota. La pericolositร delle basse temperature serali in alta montagna si conferma un elemento da non sottovalutare, anche durante i mesi estivi.
Questo episodio mette in luce i rischi di affrontare escursioni in alta quota senza un equipaggiamento adeguato. Lo sappiamo: temperature rigide insieme a terreni difficili e la scarsitร di punti di riferimento possono mettere in pericolo chiunque, specie in assenza di preparazione fisica e tecnica.
Il richiamo del soccorso alpino sullโequipaggiamento e la pianificazione
Il Soccorso alpino ricorda che lโalta montagna nasconde insidie anche in estate. Le temperature notturne possono scendere rapidamente, lasciando vulnerabili chi non รจ preparato. Campi nevosi potrebbero persistere e, senza vestiario adatto e calzature resistenti, si rischiano incidenti gravi.
Per questo, programmare ogni escursione tenendo presente la stagione, le condizioni meteo e la durata prevista risulta necessario. Equipaggiarsi con scarpe adatte, abbigliamento termico e dispositivi di comunicazione carichi puรฒ fare la differenza tra una gita sicura e un intervento di emergenza. Il racconto di questa notte in val Venosta รจ un monito che resta, dai soccorritori, a chi si avventura su sentieri di alta quota.