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Pacchetti turistici, dal Parlamento Ue arriva un testo più vicino alle esigenze delle agenzie italiane

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Il Parlamento europeo ha approvato un nuovo testo sulla regolamentazione dei pacchetti turistici che modifica alcune norme chiave, cercando un equilibrio tra tutela dei consumatori e salvaguardia delle imprese italiane. Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha commentato il risultato come un passo avanti importante per il settore italiano, frutto di un confronto serrato in sede europea.

Il nuovo testo del parlamento europeo sulla disciplina dei pacchetti turistici

La Commissione IMCO ha dato il via libera a una proposta normativa rivista sulle regole che governano i pacchetti turistici. Tra le novità più rilevanti c’è una definizione semplificata del concetto di “pacchetto turistico”, che esclude i cosiddetti contratti collegati. Questo punto punta a contenere la burocrazia e a semplificare l’applicazione delle regole, evitando oneri eccessivi per gli operatori.

Il tetto agli acconti versati dai clienti viene eliminato, consentendo alle agenzie di viaggio italiane di stabilire liberamente gli importi in linea con le prassi di mercato. Su un altro fronte, si modifica il criterio per definire le cosiddette “circostanze straordinarie” che giustificano cancellazioni o modifiche dell’offerta: ora la valutazione deve basarsi su elementi oggettivi e non più solo su avvisi ufficiali di viaggio. Si tratterebbe dunque di un criterio più aderente alla realtà dei fatti e capace di tutelare in modo più concreto sia cliente che operatore.

Implicazioni per le agenzie di viaggio e i consumatori

L’utilizzo dei voucher per modificare o cancellare i pacchetti resta facoltativo ma viene regolato in modo più rigido: tali titoli potranno essere ceduti una sola volta dopo aver ottenuto il consenso esplicito del viaggiatore. La speditezza nella gestione dei reclami riceve un’iniezione di rigore con tempistiche precise: l’agenzia deve confermare la ricezione entro 7 giorni e rispondere entro 30 giorni.

Restano in vigore meccanismi volontari di risoluzione alternativa delle controversie, elemento che evita la congestione delle vie giudiziarie e favorisce una soluzione più rapida di eventuali problemi. Le imprese avranno 24 mesi di tempo per adeguare le loro procedure alle nuove norme, aspetto che dovrebbe mitigare l’impatto economico e operativo delle novità legislative.

La posizione del ministero del turismo e la strategia italiana in europa

Il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto sul fronte europeo, frutto di un’interazione costante tra gli eurodeputati italiani di Fratelli d’Italia e l’Onorevole Nesci. Secondo la ministra, il risultato è un testo più snello e pragmatico, in grado di rispettare le peculiarità del mercato turistico italiano.

Il governo italiano continuerà a monitorare l’applicazione della direttiva fino al suo pieno recepimento, per proteggere il comparto del turismo, settore fondamentale per l’economia nazionale. La linea scelta punta a garantire una concorrenza più equa per le agenzie italiane, evitando disposizioni penalizzanti che ne frenino la competitività sul mercato europeo.

Modifiche e impatti sul settore turistico

Le modifiche introdotte rappresentano una risposta concreta ai problemi sollevati dagli operatori italiani e dovrebbero assicurare un ambiente normativo più coerente con le esigenze degli addetti ai lavori e più efficace nel tutelare i diritti dei viaggiatori.

L’approvazione del Parlamento europeo segna quindi una tappa importante nella direzione di regole meno rigide ma più realistiche, condizione necessaria per sostenere un turismo che deve ancora affrontare molte sfide legate ai cambiamenti del mercato e alle aspettative dei consumatori.

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