Il Locarno Film Festival, uno dei festival cinematografici più prestigiosi a livello internazionale, si prepara a rendere omaggio a una delle figure più influenti nel mondo del costume design. Domenica 10 agosto, durante una cerimonia che promette di essere memorabile, la talentuosa costumista italiana Milena Canonero riceverà il Vision Award, un riconoscimento che celebra le sue straordinarie contribuzioni al cinema. Il premio sarà presentato da Ticinomoda, un’istituzione che promuove la moda e il design nella regione del Ticino.
La carriera di Milena Canonero
Milena Canonero, nata a Torino nel 1946, è conosciuta per il suo approccio innovativo e per le sue collaborazioni con alcuni dei più grandi registi della storia del cinema, tra cui Stanley Kubrick, Hugh Hudson, Wes Anderson, Sofia Coppola, Warren Beatty, Alan Parker e Louis Malle. La sua carriera, che si estende per oltre cinque decenni, è segnata da un’eccellenza che ha trasformato il modo in cui i costumi vengono concepiti e realizzati nel contesto cinematografico. Ogni suo lavoro è un capolavoro di creatività e ricerca storica, capace di dare vita a personaggi indimenticabili e a storie che restano impresse nella memoria collettiva.
Durante il festival, Canonero avrà anche l’occasione di presentare la sua più recente collaborazione con il celebre regista Francis Ford Coppola: il film monumentale Megalopolis, previsto per il 2024. Questo progetto, che ha suscitato grande interesse e aspettativa, rappresenta una nuova avventura artistica per la costumista, la quale ha già dimostrato in passato di saper amalgamare tradizione e innovazione nei suoi lavori. “Megalopolis” promette di essere un’opera ambiziosa, e i costumi di Canonero giocheranno un ruolo fondamentale nel trasmettere l’atmosfera e i temi del film.
I riconoscimenti di Milena Canonero
Il palmarès di Milena Canonero è impressionante: ha vinto quattro premi Oscar per i migliori costumi, un traguardo che sottolinea la sua abilità e il suo talento nel settore. Le sue vittorie includono film iconici come:
- Barry Lyndon (1975) di Stanley Kubrick
- Momenti di gloria (1981) di Hugh Hudson
- Marie Antoinette (2006) di Sofia Coppola
- Grand Budapest Hotel (2014) di Wes Anderson
Oltre agli Oscar, ha ricevuto tre BAFTA, tre Guild Awards, e l’Orso d’Oro alla Berlinale, insieme a numerosi altri riconoscimenti che attestano l’impatto duraturo della sua arte.
L’impatto del lavoro di Canonero
Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival, ha descritto Canonero come “un gigante del cinema e dell’arte contemporanea”. Questa affermazione non è solo un complimento, ma un riconoscimento del suo ruolo cruciale nel rimodellare la percezione del costume design nel cinema. Nazzaro ha paragonato il lavoro di Canonero a quello di un’artista rinascimentale, evidenziando come la sua padronanza dell’artigianato e la sua visione artistica abbiano aperto spazi infiniti per l’immaginazione e l’espressione umana nel cinema.
Uno degli aspetti più affascinanti del lavoro di Canonero è la sua capacità di intrecciare elementi storici e contemporanei nei suoi costumi. Prendiamo ad esempio il suo lavoro in Arancia meccanica (1971) di Stanley Kubrick, dove ha creato un’estetica distintiva che ha contribuito a definire l’identità visiva del film. I costumi non solo riflettono i personaggi, ma arricchiscono anche la narrazione, rendendo l’universo di Kubrick ancora più vivido e inquietante.
La 78ª edizione del Locarno Film Festival si svolgerà dal 6 al 16 agosto 2025, un evento che promette di portare alla ribalta nuovi talenti e opere cinematografiche di grande qualità. Il Vision Award a Milena Canonero non è solo un riconoscimento della sua carriera, ma anche un tributo alla sua continua innovazione e alla sua capacità di ispirare generazioni di cineasti e artisti. Canonero, con la sua straordinaria visione e il suo talento, rappresenta non solo il passato e il presente del costume design, ma anche il futuro di questa forma d’arte, che continua a evolversi e a sorprendere.
Il sostegno di Ticinomoda per il Vision Award è un altro esempio di come la moda e il cinema siano interconnessi, creando un dialogo continuo tra le due discipline. La costumista milanese ha sempre dimostrato un forte legame con le sue radici artistiche, e il suo lavoro è un patrimonio non solo per il cinema italiano, ma per l’intera comunità artistica mondiale. La cerimonia di premiazione sarà un momento di celebrazione e riflessione sul potere del costume nel raccontare storie e nel dare vita a mondi fantastici, un aspetto fondamentale dell’esperienza cinematografica.