
Lea Massari: un'icona del cinema che ha sfidato le convenzioni
Lunedì scorso, il mondo del cinema ha subito una grande perdita con la scomparsa di Lea Massari, un’attrice che ha saputo incarnare l’essenza dell’antidiva. Con un talento straordinario e una personalità unica, Massari ha segnato un’epoca nel panorama cinematografico italiano. All’età di 91 anni, è venuta a mancare nella sua casa ai Parioli, a Roma, dopo un periodo di assistenza a causa di una caduta. La notizia è stata diffusa dal quotidiano Il Messaggero, e i funerali si sono svolti in forma privata nella cattedrale di Sutri, seguiti dalla sepoltura nel cimitero comunale, dove la famiglia possiede una cappella.
La carriera di Lea Massari
Nata il 30 aprile 1933 a Roma, Lea Massari è stata una figura centrale nel cinema italiano degli anni ’60 e ’70. La sua carriera è stata caratterizzata dalla scelta di ruoli che riflettevano la sua natura di antidiva, rifiutando gli stereotipi di bellezza convenzionali. Ha preferito ruoli complessi e sfumati, dimostrando una straordinaria versatilità.
Il suo esordio cinematografico è avvenuto nel 1961 con “Il colosso di Rodi”, diretto da Sergio Leone. Da quel momento, ha collaborato con alcuni dei più importanti registi italiani. Tra le sue pellicole più significative si possono citare:
- “Una vita difficile” di Dino Risi
- “Allonsanfàn” dei fratelli Taviani
Tuttavia, è con “L’avventura” di Michelangelo Antonioni che Massari è diventata un’icona del cinema internazionale. Questo film, presentato al Festival di Cannes nel 1960 e vincitore del premio per la miglior regia, ha segnato una svolta nella sua carriera. La sua interpretazione di Anna, una donna che scompare misteriosamente, ha catturato l’attenzione di pubblico e critica, consolidando la sua reputazione.
Riconoscimenti e impatto internazionale
Nonostante la sua fama in Italia, Lea Massari ha trovato grande apprezzamento all’estero, in particolare in Francia. Su un totale di cinquantacinque registi che l’hanno diretta, solo ventinove erano italiani. Tra i registi francesi con cui ha lavorato ci sono nomi di grande rilievo, come Alain Resnais e Louis Malle, che hanno saputo valorizzare la sua sensibilità.
Oltre al cinema, Massari ha avuto una carriera teatrale significativa. È stata la prima Rosetta nel celebre musical “Rugantino”, diretto da Garinei e Giovannini, dimostrando non solo il suo talento recitativo, ma anche le sue doti canore. La sua presenza sul palcoscenico ha lasciato un segno indelebile nel panorama teatrale italiano.
In televisione, ha regalato interpretazioni memorabili, come quella della Monaca di Monza ne “I promessi sposi” del 1967 e la sua intensa Anna Karenina nel 1974, entrambe dirette da Sandro Bolchi. Queste performance hanno ulteriormente cementato il suo status di attrice versatile.
La scelta di ritirarsi e l’eredità di Lea Massari
Dopo oltre trent’anni di carriera e numerosi successi, Lea Massari ha deciso di ritirarsi a vita privata a soli 57 anni, una scelta che ha sorpreso molti. Questo gesto rifletteva il suo desiderio di vivere lontano dalle pressioni del mondo dello spettacolo, rendendola ancora più intrigante.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano e internazionale. Lea Massari, con il suo fascino unico e il suo approccio anticonformista all’arte, rimarrà per sempre un simbolo di quel cinema che ha raccontato storie profonde, sfuggendo ai canoni di bellezza e successo convenzionali. La sua eredità vive attraverso i film e le performance che ha lasciato, continuando a ispirare generazioni future di attori e cineasti.