La regione Sardegna ha annunciato un programma di aiuti economici rivolto ai cittadini con reddito basso, utili per finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo. Questa iniziativa punta a sostenere l’autoconsumo energetico delle famiglie residenti nel territorio, favorendo l’uso dell’energia solare e contribuendo a ridurre le spese sulla bolletta elettrica. Il progetto prevede un primo stanziamento di 20 milioni di euro per l’anno 2025, parte di un piano più ampio che arriva sino al 2030.
Il progetto pilota e l’approvazione della giunta regionale
La giunta regionale della Sardegna ha approvato recentemente la delibera n.33/16, passo fondamentale per dare il via a un programma pluriennale dedicato al fotovoltaico residenziale. Il progetto si inserisce nell’ambito della legge regionale sulle Aree idonee, che mira a incentivare l’uso di energie rinnovabili nell’isola. La dotazione iniziale di 20 milioni di euro per il 2025 rappresenta l’avvio di un investimento complessivo di 100 milioni di euro, concepito per supportare concretamente le famiglie con basso reddito nell’adozione di impianti fotovoltaici con accumulo.
L’obiettivo è quello di spingere l’autoconsumo di energia pulita, abbattendo il peso economico della bolletta e al tempo stesso favorendo la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili locali. L’idea riprende parzialmente il concetto di “reddito energetico”, misura già adottata a livello nazionale e nata proprio dalla proposta iniziale in Sardegna, ma con un carattere più ampio e strutturato nel tempo.
L’assessore regionale ai Lavori pubblici, Antonio Piu, ha evidenziato che la regione conta di stanziare oltre 100 milioni di euro entro il 2030 per supportare le famiglie su questo fronte. Per il 2025 i primi 20 milioni saranno assegnati attraverso un avviso pubblico a breve in pubblicazione, che permetterà di distribuire i contributi in modo trasparente e mirato.
Caratteristiche degli incentivi e sostenibilità dell’intervento
Il contributo a fondo perduto coprirà tutte le spese legate all’installazione degli impianti fotovoltaici e dei sistemi di accumulo associati. Non rientrano solo le spese per materiali e montaggio; è previsto anche il finanziamento di polizze assicurative multirischio e un programma di manutenzione e monitoraggio che durerà dieci anni. Le imprese incaricate di installare gli impianti monitoreranno così le condizioni e la funzionalità degli impianti per garantire una resa duratura e costante nel tempo.
La gestione delle domande sarà digitalizzata e sarà affidata allo Sportello Unico dei Servizi della regione Sardegna. L’unità di progetto “Interventi per l’efficientamento energetico” all’interno dell’assessorato ai Lavori pubblici curerà la pubblicazione dell’avviso, la ricezione delle richieste, la verifica dei requisiti e infine la stesura della graduatoria definitiva.
L’esigenza di facilitare l’accesso agli incentivi ha portato a semplificare le procedure tecniche e amministrative. I richiedenti potranno scegliere liberamente un’impresa iscritta al “Registro Realizzatori” gestito dal GSE, che si occuperà dell’intero iter, compresa la presentazione della domanda di contributo. In questo modo si riduce il rischio di errori e rallentamenti burocratici.
Requisiti di accesso e criteri di selezione delle domande
L’incentivo è riservato alle persone fisiche residenti in Sardegna con un ISEE ordinario in corso di validità inferiore a 15.000 euro. Per selezionare i beneficiari si procederà con una graduatoria in cui avranno priorità le famiglie con redditi più bassi. Questo meccanismo serve a indirizzare le risorse verso chi ha realmente difficoltà economiche.
La potenza degli impianti ammessi dovrà essere compresa tra 3 kW e 6 kW, con priorità per le dimensioni più contenute, sempre rispettando il limite di potenza già residente sul punto di prelievo. Questo vincolo evita che si superino i limiti tecnici di rete o che si installino impianti troppo grandi rispetto al fabbisogno dell’abitazione.
Le imprese scelte dalle famiglie dovranno essere regolarmente iscritte al Registro Realizzatori del GSE, un requisito che garantisce un livello minimo di qualità e affidabilità nella fornitura e nell’installazione degli impianti.
Potenziali benefici e prospettive del programma
Secondo le stime ufficiali, circa 335.000 abitazioni in Sardegna, pari al 67,34% delle famiglie con ISEE sotto i 15.000 euro, potrebbero accedere a questi incentivi. I 20 milioni disponibili per il 2025 dovrebbero coprire l’installazione di circa 1.650 impianti fotovoltaici da un totale di 5,4 MW di potenza complessiva. Si prevede anche l’aggiunta di sistemi di accumulo per una capacità totale di 10 MWh.
Se le richieste superano le disponibilità, si valuteranno eventuali proroghe o l’apertura di nuovi avvisi per estendere la platea degli utenti. Il piano prevede già ulteriori stanziamenti: 42 milioni per il 2026 e quasi 28 milioni per il 2027, confermando una volontà di lungo termine nel sostenere la diffusione delle energie rinnovabili.
L’energia prodotta in eccesso, quella cioè non consumata dalle famiglie direttamente, potrà essere venduta al GSE attraverso un contratto di “Ritiro Dedicato”. I ricavi derivati andranno a un fondo vincolato che alimenterà incentivi futuri, creando un circolo virtuoso di sostegno e sviluppo delle fonti rinnovabili nell’isola.