Il turismo congressuale italiano continua a registrare un’espansione significativa, come dimostrano i dati aggiornati al 2024. La 11ª edizione dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi , promossa da Federcongressi&eventi e ASERI dell’università cattolica del sacro cuore, conferma trend positivi in termini di eventi realizzati, partecipazione e presenze. Questi numeri fotografano un comparto che si conferma motore di sviluppo economico e culturale, con ricadute importanti anche sulle realtà locali dove si svolgono congressi e appuntamenti professionali.
Andamento degli eventi business nel 2024: numeri in crescita
Nel corso del 2024, l’Italia ha ospitato 367.981 eventi business tra congressi e altri tipi di meeting dedicati a professionisti e imprese. Questo dato rappresenta un aumento dell’8,2% rispetto all’anno precedente, una crescita che riguarda sia il volume degli appuntamenti sia il numero di persone coinvolte. I partecipanti sono stati circa 29,2 milioni, con un incremento del 7,8%, mentre le presenze complessive, cioè le giornate effettive trascorse agli eventi, hanno superato quota 47,2 milioni segnando un +12,9% rispetto al 2023.
Questi numeri indicano una vitalità diffusa e un interesse crescente per il settore congressuale italiano. L’aumento delle presenze rispetto ai partecipanti lascia intuire anche un maggiore coinvolgimento e durata delle iniziative, elementi positivi per tutta la filiera. Tale espansione si riflette non solo sulle attività degli organizzatori ma coinvolge direttamente strutture ricettive, servizi di ristorazione e trasporti, generando un impatto economico a catena.
Valore economico e ruolo strategico del settore congressuale
Secondo una recente indagine promossa da ENIT in collaborazione con Federcongressi&eventi e condotta da ASERI, il contributo diretto del settore congressuale all’economia italiana si aggira intorno a 11,7 miliardi di euro nel 2024. La cifra coglie non solo fatturati diretti, ma anche gli effetti di propulsione sull’indotto, con ricadute positive su diverse imprese e professionalità.
Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&eventi, ha evidenziato l’importanza di questo settore per la capacità di attrarre investimenti e valorizzare il made in Italy all’estero. Secondo Gentile, “la crescita dipende dalla qualità delle strutture congressuali, dalla preparazione degli operatori e dalla capacità di adattamento delle aziende italiane a scenari internazionali complessi e in continua evoluzione.” Il monitoraggio costante del mercato permette di anticipare le dinamiche e supportare le decisioni di chi opera in questo ambito, mantenendo l’Italia competitiva nel turismo d’affari.
Distribuzione territoriale e tipologia di sedi per gli eventi
La geografia degli eventi congressuali conferma una predominanza netta del Nord Italia, che ospita il 57,7% degli appuntamenti. Il Centro Italia mantiene una quota significativa con il 25,3%, il Sud si attesta al 10,8% mentre le isole ne organizzano il 6,2%. Questa distribuzione riflette la presenza storica di poli congressuali consolidati e una migliore rete infrastrutturale al nord, ma anche un interesse crescente verso regioni più centrali e meridionali.
Per quanto riguarda le strutture ospitanti, gli alberghi congressuali restano il luogo preferito e hanno saturato il 76,8% degli eventi. La scelta di queste sedi è dovuta alla disponibilità di sale attrezzate e servizi integrati per i partecipanti. I centri congressi e le sedi fieristiche rappresentano il 2,7% degli eventi, mentre le dimore storiche non alberghiere raccolgono il 2,8%. Le altre location, che comprendono spazi non convenzionali come teatri, arene o centri sportivi, coprono il restante 17,7%.
Protagonisti degli eventi e aumento degli appuntamenti internazionali
In termini di organizzatori, le aziende private gestiscono la maggior parte degli eventi, il 65,4%. Seguono le associazioni, che contribuiscono per il 21,8%, e infine enti pubblici o istituzioni che organizzano il 12,8%. Questa distribuzione segnala come il mondo imprenditoriale sia il principale motore del turismo congressuale, partendo da esigenze formative, commerciali o di networking.
Rispetto al 2023 si nota anche un cambiamento nella scelta delle sedi per gli eventi aziendali: cresce la preferenza per centri congressi e spazi istituzionali, mentre diminuiscono quelli organizzati negli alberghi con sale dedicate e nelle dimore storiche. Questo riflette probabilmente una ricerca di ambienti più adatti a specifiche esigenze o numeri di partecipanti.
Un dato che spicca è il progressivo aumento degli eventi con partecipanti provenienti dall’estero. Nel 2024 gli eventi internazionali sono arrivati al 13,4%, con una crescita di oltre 4 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Si rafforza così l’attrattività italiana in campo internazionale, grazie pure alla qualità dei servizi e alla bellezza del territorio.
Eventi di dimensione nazionale, con presenze da fuori regione, vanno aumentando, mentre gli appuntamenti locali, cioè con partecipanti della stessa regione, risultano leggermente in discesa pur restando i più numerosi .
Focus sugli investimenti: formazione e ristrutturazione degli spazi
Per migliorare la qualità e adeguarsi alle nuove richieste del mercato congressuale, la maggior parte degli investimenti registrati nel 2024 si è concentrata sulla formazione del personale delle sedi eventi. Questo tipo di intervento ha lo scopo di garantire servizi più professionali e una migliore gestione delle diverse fasi degli incontri e congressi.
Al secondo posto in termini di spesa si trova la riqualificazione degli spazi interni. Rinnovare sale e ambienti favorisce la competitività delle sedi e risponde alle esigenze di organizzatori e ospiti, che ricercano comfort e funzionalità. Gli investimenti hanno riguardato anche lo sviluppo di strumenti di promozione e comunicazione, fondamentali per attrarre nuovi clienti e mantenere alto il profilo delle strutture.
In aggiunta sono state implementate dotazioni audio-video, essenziali per eventi ibridi o che richiedono soluzioni tecnologiche avanzate. Il miglioramento delle tecnologie consente di ospitare con successo appuntamenti sempre più complessi e articolati.
I dati confermano una attenzione crescente verso il capitale umano e la qualità degli ambienti, elementi chiave per presidiare un mercato del MICE dove si gioca gran parte della reputazione dell’Italia come meta congressuale di livello internazionale.