Il presidente della Conferenza delle regioni, Massimiliano Fedriga, ha segnalato un possibile scenario critico per la gestione finanziaria di cinque regioni italiane. La questione riguarda il rischio che queste realtà siano costrette a operare con un bilancio provvisorio, una situazione che potrebbe bloccare molte attività non ordinarie proprio in un momento importante, soprattutto in vista della scadenza del Pnrr fissata per giugno 2025.
Il problema del bilancio provvisorio per le regioni coinvolte
Massimiliano Fedriga ha evidenziato che cinque regioni potrebbero trovarsi nella condizione di dover affrontare un bilancio provvisorio. Questo comporta il blocco di molte spese non ordinarie, lasciando solo la possibilità di portare avanti le attività amministrative essenziali. La preoccupazione nasce dal fatto che lavorare con un bilancio provvisorio può fermare investimenti, bandi di gara e progetti di sviluppo fondamentali per la regione, proprio in un periodo delicato per l’economia e la gestione pubblica.
L’incognita finanziaria è collegata alla difficoltà nel definire entro i termini previsti un bilancio definitivo, situazione che rischia di paralizzare molti settori di attività. Fedriga ha annunciato un confronto con il governo per affrontare la questione, sottolineando la necessità di una soluzione che eviti un blocco amministrativo prolungato e dannoso per la popolazione e le comunità locali. Le regioni coinvolte non sono state nominate nello specifico, ma la questione riguarda realtà con impatti rilevanti in termini di servizi, infrastrutture e supporto sociale.
La scadenza del pnrr e il ruolo critico della campania
Un elemento centrale del problema è il rapporto con il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, la cui scadenza è fissata per giugno 2025. Questa data impone alle regioni di chiudere progetti e rispettare scadenze legate ai fondi europei, indispensabili per investimenti pubblici e sviluppo. Fedriga ha ricordato come la Regione Campania abbia già messo in luce le criticità di questa situazione, probabilmente a causa di ritardi nella definizione del bilancio che mettono a rischio i fondi e, di conseguenza, i piani di crescita regionale.
Il Pnrr assume quindi un ruolo chiave non solo come strumento di sostegno finanziario, ma come elemento che spinge le regioni a una gestione puntuale e precisa dei bilanci. L’eventualità di dover operare con un bilancio provvisorio potrebbe compromettere la capacità di rispettare le scadenze europee, con perdite economiche e rallentamenti nei progetti infrastrutturali e sociali. Nel caso della Campania, in particolare, la situazione è stata descritta come molto delicata, tanto da rendere necessaria una discussione immediata tra la Conferenza delle regioni e il governo centrale.
Le possibili conseguenze di un blocco del bilancio regionale
Un bilancio provvisorio limita di fatto le possibilità di spesa delle regioni al mero ordinario, impedendo di fatto l’avvio di nuovi investimenti e azioni programmate. Questo significa che amministrazioni regionali con grandi esigenze finanziarie e progettuali si troverebbero a dover fermare molti programmi essenziali per la comunità. La paralisi delle attività non urgenti si riflette anche sul piano economico e sociale, rallentando la capacità di risposta a bisogni locali e ostacolando lo sviluppo territoriale.
Inoltre, l’attività ordinaria, pur essendo garantita, spesso non è sufficiente a mantenere dinamici progetti di rilancio e modernizzazione dei servizi territoriali. Proprio per questo Fedriga ha sottolineato con fermezza la necessità di affrontare insieme al governo questo problema, per evitare che la mancanza di un bilancio definitivo paralizzi le regioni per mesi. Una situazione che coinciderebbe con un periodo già segnalato come complicato dal punto di vista finanziario e organizzativo, rendendo urgente una risposta tempestiva e coordinata.
Il confronto con il governo e le prospettive per le regioni
Il presidente Fedriga ha annunciato che avvierà un confronto con il governo per cercare soluzioni pratiche al problema del bilancio provvisorio. L’obiettivo è evitare una situazione di blocco che, a quel punto, si riverserebbe sulle amministrazioni regionali e sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini. L’incontro sarà teso a trovare modalità che consentano alle regioni di superare questa fase, magari prevedendo proroghe o misure di emergenza.
Questo dialogo si inserisce nel quadro più ampio del rapporto tra governo centrale e autonomie regionali, sempre cruciale quando si tratta di servizi pubblici e gestione finanziaria. La necessità è di mantenere il funzionamento delle regioni efficiente e attento alle esigenze sul territorio, soprattutto nel momento in cui i fondi europei del Pnrr richiedono gestione puntuale e con scadenze strette. Il confronto porterà probabilmente a decisioni che definiranno come evitare impatti negativi sulle risorse e sull’attività amministrativa.