Dal 20 giugno 2025 entra in vigore un’ordinanza che vieta l’uso di palloncini e decorazioni in plastica, incluse le versioni biodegradabili, per proteggere il mare e l’ambiente.
Una nuova ordinanza cambia le regole per feste ed eventi pubblici nel comune vesuviano: vietati palloncini, lanterne cinesi, nastri e coriandoli in plastica, inclusi quelli biodegradabili. Il provvedimento, firmato dal sindaco Luigi Mennella e pubblicato il 20 giugno, rientra in una più ampia strategia ambientale mirata alla salvaguardia del Mare Mediterraneo, da sempre risorsa fondamentale per la città.
Il divieto si applica a tutto il territorio comunale e coinvolge manifestazioni pubbliche, celebrazioni private all’aperto e qualsiasi altra attività che possa comportare il rilascio nell’ambiente di materiali dannosi per la fauna marina. Anche le versioni biodegradabili, spesso considerate innocue, sono state incluse tra gli oggetti vietati perché, una volta dispersi, impiegano tempo a degradarsi e vengono facilmente ingeriti da tartarughe, pesci, foche e uccelli marini.
Un’azione concreta nata dalla collaborazione con Plastic Free
Alla base della nuova normativa c’è il lavoro dell’assessora alla Transizione Ecologica Laura Vitiello, che dallo scorso anno ha avviato una collaborazione stabile con l’associazione Plastic Free, organizzando incontri pubblici, pulizie delle spiagge e campagne educative.
L’ordinanza n. 50 nasce anche dalle richieste dei cittadini, che hanno partecipato attivamente a raccolte firme e incontri informativi. Il Comune ha ascoltato queste richieste e ha trasformato il desiderio collettivo di protezione ambientale in un atto formale.

Il provvedimento prevede sanzioni comprese tra i 25 e i 500 euro per chi viola il divieto, ma l’obiettivo dichiarato non è la repressione: il Comune punta a promuovere una trasformazione culturale, un cambio di mentalità che coinvolga famiglie, associazioni e imprese locali.
L’ordinanza entra in vigore in piena stagione estiva, quando il rischio di dispersione di rifiuti nelle aree costiere aumenta sensibilmente. Torre del Greco, con questa decisione, vuole diventare un esempio concreto di tutela ambientale, dimostrando che le piccole scelte locali possono influenzare positivamente l’equilibrio globale.
Festeggiare sì, ma con materiali rispettosi della natura
La misura non intende impedire i momenti di festa, ma spinge a ripensarli in chiave sostenibile. Esistono alternative ecologiche già adottate in altri territori: decorazioni in carta riciclata, coriandoli vegetali, giochi di luce e performance artistiche che non lasciano tracce nell’ambiente.
Molte associazioni locali hanno già aderito alla nuova linea, organizzando eventi senza plastica e promuovendo forme di intrattenimento più consapevoli. Le scuole, in particolare, sono state coinvolte con laboratori e attività di educazione ambientale, trasformando il messaggio in una lezione di cittadinanza attiva per i più giovani.
Il Comune di Torre del Greco, affacciato su un tratto di costa particolarmente ricco di biodiversità, ribadisce così la sua responsabilità nel difendere un ecosistema fragile e minacciato.
Il divieto diventa una dichiarazione di intenti: l’ambiente non è un tema astratto, ma una questione concreta che riguarda la vita quotidiana. E il modo in cui si festeggia oggi può fare la differenza per il mare di domani.