Il diritto a un progetto di vita autonomo e la partecipazione attiva nella società rappresentano temi cruciali per le persone con disabilità, specialmente per bambini e adolescenti. A Roma è stato firmato un protocollo d’intesa che punta a rafforzare queste azioni, aiutando a superare le barriere educative e sociali che spesso colpiscono chi affronta queste condizioni.
Il ruolo di con i bambini e del dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità
Nella mattinata di oggi a Roma, Con i Bambini e il Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri hanno siglato un accordo per sostenere progetti di inclusione. L’intesa è stata firmata da Antonella Nicotra, capo del Dipartimento, e da Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini, alla presenza di diversi rappresentanti istituzionali come Antonio Caponetto, Chiara Palermo e Alessandro Silvestri, oltre al direttore di Con i Bambini, Marco Imperiale.
Promuovere un progetto di vita individuale
Lo scopo dichiarato è promuovere pratiche che aiutino bambine, bambini, ragazze e ragazzi con disabilità a realizzare un progetto di vita individuale e a sviluppare un’autonomia reale. L’attenzione si concentra soprattutto sui territori italiani con maggiori difficoltà economiche e sociali, dove le risorse potrebbero risultare scarse. Si punta a raccogliere dati, condividere modelli di intervento valida e diffondere proposte formative.
Il contributo del bando “tutti inclusi” nella lotta alla povertà educativa
L’accordo ha seguito un corso di formazione dedicato ai coordinatori di 25 progetti finanziati dal bando “Tutti inclusi”, promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. La formazione ha illustrato la riforma sulle disabilità, approfondendo le nuove modalità di stesura dei progetti di vita individuali e partecipativi.
Un’attenzione al doppio svantaggio
Il bando è stato pensato per assicurare la piena partecipazione sociale e scolastica ai bambini e ragazze con disabilità, concentrandosi sul doppio svantaggio che deriva dalla combinazione tra bisogno educativo e condizioni di povertà. Sono stati selezionati 25 progetti, distribuiti su tutto il territorio nazionale, con un investimento complessivo vicino ai 15 milioni di euro. Le iniziative coinvolgono circa 14.700 minori, offrendo loro strumenti concreti per migliorare la vita quotidiana.
Città e territori al centro dell’inclusione sociale e dell’autonomia
L’attenzione sul territorio si rivolge in particolare ai contesti dove condizioni economiche difficili limitano l’accesso a servizi e opportunità. Le iniziative finanzate cercano di creare una rete che sappia raccogliere le esperienze migliori, adattarle e renderle disponibili a più realtà possibili. Questi progetti rappresentano il tentativo di realizzare un ambiente che favorisce la partecipazione attiva, la crescita individuale e il riconoscimento dei diritti.
Formazione e scambio di dati
Lo scambio di dati e la condivisione di procedure mirano a rafforzare la capacità d’intervento nei diversi ambiti, dalla scuola all’ambiente sociale. L’attenzione posta alla formazione di chi coordina questi progetti segnala la volontà di non limitarsi al solo finanziamento, ma anche di migliorare le competenze degli operatori.
L’intesa sottoscritta oggi conferma l’impegno tra enti pubblici e realtà del terzo settore a lavorare in sinergia per affrontare i bisogni quotidiani dei bambini e ragazzi con disabilità, con un’attenzione particolare a chi vive anche condizioni di disagio economico. Il cammino verso l’autonomia e l’inclusione richiede strumenti concreti e un’azione coordinata capace di adattarsi alle realtà locali.