Un uomo è finito sotto inchiesta per omicidio e occultamento di cadavere dopo un episodio avvenuto domenica scorsa a centola, in provincia di salerno. La vicenda riguarda un tentativo di rapina in una villetta alla periferia del paese. Il proprietario dell’abitazione avrebbe reagito sparando contro tre persone che cercavano di commettere il furto, ferendone due. Uno dei due colpiti è deceduto, mentre il protagonista della vicenda ha poi condotto gli inquirenti al ritrovamento del corpo senza vita.
Il tentativo di rapina nella villetta a centola
Domenica scorsa a centola, una banda composta da tre persone ha tentato di entrare con la forza in una villetta situata in periferia. Secondo le ricostruzioni, il proprietario dell’immobile, un imprenditore locale, ha reagito sparando contro i malviventi che stavano tentando la rapina. L’uomo ha ferito due dei tre aggressori. I colpi di arma da fuoco hanno provocato la morte di uno dei rapinatori, mentre un altro è rimasto ferito.
La risposta del proprietario ha suscitato immediata attenzione da parte delle forze dell’ordine, che hanno avviato un’indagine per chiarire la dinamica dell’episodio non appena ne sono venute a conoscenza. Ai primi accertamenti gli investigatori hanno potuto confermare la presenza della banda nell’abitazione e il conseguente scontro con il proprietario. Quest’ultimo ha ammesso le proprie responsabilità nel gesto, fornendo dettagli importanti per l’indagine.
Dettagli sul ritrovamento del cadavere
Il proprietario ha guidato i carabinieri al luogo dove era stato nascosto il corpo del cittadino albanese colpito durante l’evento. Il cadavere è stato trovato in mattinata alla base di un dirupo, avvolto in alcuni teli. Questo particolare ha fatto subito comprendere agli inquirenti che la morte non è avvenuta direttamente all’interno della villetta, ma dopo che il corpo era stato trasportato e occultato in un altro luogo.
Le autorità hanno messo al centro dell’indagine la corretta ricostruzione di come e dove si è verificato il decesso. Le modalità del ritrovamento spingono a pensare a una volontà di nascondere le prove da parte del proprietario o di eventuali complici, anche se finora nessun altro soggetto è stato formalmente coinvolto.
Ruolo dei carabinieri e della procura nella gestione del caso
Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Sapri, che lavorano sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. I militari stanno raccogliendo testimonianze e svolgendo rilievi tecnici per chiarire tutti i passaggi della vicenda. Ogni dettaglio viene analizzato per capire se esistono responsabilità ulteriori oltre a quelle finora accertate.
Indagini in corso e possibili sviluppi
L’attività investigativa punta anche a rispondere a domande cruciali sulla presenza degli altri componenti della banda, sulla loro identità e sul coinvolgimento di eventuali terzi. La procura segue con attenzione i risultati degli accertamenti mano a mano che emergono nuovi elementi, per stabilire se procedere con ulteriori contestazioni o richieste di processo.
Il caso rimane aperto, in attesa di definire con precisione i fatti accaduti e per assicurare che la giustizia faccia il suo corso nelle modalità previste dal diritto.