Il procedimento giudiziario riguardante una violenza sessuale di gruppo avvenuta su una spiaggia di Stresa nel giugno 2022 ha raggiunto una nuova fase. A distanza di tre anni dai fatti e dopo due rinvii per problemi con le notifiche del decreto di citazione, si è tenuta a Verbania l’udienza preliminare. Quattro persone, tre uomini e una donna, sono imputate per l’aggressione ai danni di una giovane di 19 anni.
Dettagli dell’udienza preliminare a verbania
L’udienza si è svolta presso il tribunale di Verbania dove la ragazza si è costituita parte civile. I quattro imputati, che hanno scelto il rito abbreviato, sono stati ascoltati: la donna e uno degli uomini sono stati sottoposti a esame. Il giudice per l’udienza preliminare, Mauro D’Urso, ha deciso di rinviare la discussione al 16 settembre per completare l’istruttoria. Le questioni procedurali che avevano già portato a due rinvii si riferivano ad errori nelle notifiche del decreto di citazione, che hanno rallentato il cammino del processo.
Durante l’udienza è stata ribadita la posizione della parte offesa e sono emerse alcune dichiarazioni degli imputati. L’udienza rappresenta un momento cruciale, visto che il rito abbreviato consente di ridurre i tempi di giudizio e di verificare rapidamente le prove raccolte dalla pubblica accusa.
Inchiesta e imputati: origini e accuse
Gli imputati sono tre uomini di 19, 34 e 36 anni e una donna di 31 anni, tutti di origine centro e sudamericana. L’accusa principale è di violenza sessuale di gruppo, aggravata dall’abuso delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della vittima. Le indagini, coordinate dalla pm Laura Carrera, procedono per accertare la dinamica dell’aggressione e i ruoli di ciascun imputato.
A rappresentare l’accusa in aula è stato il sostituto procuratore Gianluca Periani, in sostituzione della titolare del fascicolo durante l’udienza. I fatti risalgono alla notte tra il 24 e il 25 giugno 2022, quando la vittima aveva 19 anni. La ragazza ha raccontato che la violenza è avvenuta dopo una serata trascorsa con un gruppo di conoscenti in un pub locale, in cui si era fatto largo consumo di alcolici da entrambi le parti.
Ricostruzione dei fatti e testimonianza della vittima
Secondo la ricostruzione fornita all’epoca dalla vittima, l’aggressione si è consumata su una spiaggia lungo il lago Maggiore, zona turistica nel territorio del Verbano-Cusio-Ossola. La giovane ha denunciato ai carabinieri di aver subito violenze da più persone all’interno del gruppo con cui aveva trascorso la serata. Le condizioni alterate dall’alcol avrebbero aggravato la situazione, contribuendo alla vulnerabilità della ragazza.
La denuncia presentata ai primi di luglio 2022 ha dato il via alle indagini, nel corso delle quali sono stati raccolti elementi a carico degli imputati. Le testimonianze e le prove sono al centro della fase preliminare, concentrata sull’accertamento della verità dei fatti. Il contesto e la dinamica richiedono analisi dettagliate delle condotte di ciascuno, con particolare attenzione al ruolo svolto dalla vittima e dalle persone coinvolte.
La scelta del rito abbreviato potrebbe accelerare l’arrivo in istruttoria del processo, evitando una lunga fase dibattimentale ma mantenendo comunque il diritto alla difesa per tutti gli imputati.
Il procedimento è seguito con attenzione, considerando la delicatezza e la gravità dell’accusa. Il rinvio a settembre conferirà un momento decisivo all’iter processuale, quando saranno valutate le richieste e gli elementi forniti dalle parti in causa.