La notte scorsa, la guardia costiera ha effettuato un’operazione di soccorso di 61 migranti in difficoltà a circa 12 miglia dalla costa calabrese, vicino a Crotone. Il gruppo, composto da uomini, donne e minori non accompagnati, era su una barca a vela partita dalla Turchia alcuni giorni prima. L’intervento si è svolto in acque particolarmente insidiose, richiedendo il coordinamento di più enti per garantire la sicurezza dei migranti fino allo sbarco.
Intercettazione e soccorso della barca a vela al largo di crotone
Il ritrovamento della barca è avvenuto la sera del 12 gennaio 2025, quando un’unità della guardia di finanza ha individuato il natante a 12 miglia dalla costa, al largo di Crotone. A bordo viaggiavano 61 persone, tra cui cinque donne e nove minorenni non accompagnati, tutte in condizioni precarie a causa delle cinque giornate trascorse in mare. Considerate le difficoltà della navigazione in quelle acque, è stato subito lanciato un allarme per attivare la procedura SAR , affidata alla capitaneria di porto di Crotone.
Trasferimento in sicurezza verso il porto
Gli operatori della guardia costiera hanno trasbordato i migranti sulla motovedetta CP 321, che ha preso la direzione verso il porto di Crotone. Il trasferimento si è svolto in sicurezza e il gruppo ha raggiunto terra poco dopo la mezzanotte del 13 gennaio, segnando la fine di una traversata lunga e rischiosa.
Gestione delle operazioni di sbarco e accoglienza
Lo sbarco è avvenuto con il coordinamento della prefettura di Crotone, che ha coinvolto l’ufficio immigrazione della questura e il gabinetto della polizia scientifica. Questi enti hanno collaborato per una scrupolosa verifica dell’identità e per predisporre le operazioni di accoglienza. La regia dell’operazione ha assicurato un flusso ordinato, evitando disagi sia per i migranti sia per le autorità.
I volontari della Croce Rossa hanno accolto i migranti immediatamente dopo lo sbarco, offrendo assistenza e conforto. Successivamente, il gruppo è stato accompagnato al centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto, struttura dove si svolgeranno le procedure di identificazione e le successive valutazioni.
Coordinamento degli enti coinvolti durante lo sbarco
L’organizzazione integrata ha permesso di gestire nel modo migliore le fasi delicate di sbarco e accoglienza, garantendo tempi rapidi e attenzione alle esigenze di tutti i soggetti coinvolti.
Provenienza dei migranti e condizioni di salute al momento del soccorso
Le persone recuperate provengono in gran parte da Iran, Iraq e Afghanistan, aree ancora segnate da conflitti e difficoltà economiche che spingono molti a cercare una via d’uscita via mare. L’azienda sanitaria provinciale di Crotone ha organizzato un primo screening sanitario tramite il team dell’ufficio vulnerabilità, incaricato di verificare le condizioni fisiche del gruppo.
Gli esami iniziali hanno evidenziato uno stato di salute complessivamente buono, malgrado le fatiche della traversata. Nessuno dei migranti ha richiesto assistenza medica urgente. La valutazione continuerà nei prossimi giorni insieme alle procedure di tutela e assistenza previste dalla legge.
Emergenza migratoria nel mediterraneo e attenzione delle istituzioni
L’approdo e le operazioni di soccorso evidenziano ancora una volta l’emergenza migratoria nel Mediterraneo, con passaggi critici in prossimità delle coste italiane. Le istituzioni seguiranno la situazione per garantire il rispetto dei diritti e la sicurezza di tutte le persone coinvolte.