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Arrestato a catania un uomo con oltre 2.000 video di pedopornografia durante una perquisizione informatica

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Un’operazione della polizia postale di catania ha portato all’arresto in flagranza di un uomo, trovato con un vasto archivio di materiale pedopornografico. L’attività nasce da una collaborazione tra diverse realtà impegnate nel contrasto alla pornografia minorile sul web. Lo stratagemma investigativo ha permesso di individuare e bloccare il sospettato nel territorio etneo, dove risiede.

Le indagini coordinate dalla procura di catania e il ruolo della polizia postale

La procura di catania ha diretto le operazioni che hanno coinvolto il Centro operativo per la sicurezza cibernetica e la polizia postale locale. L’obiettivo era identificare utenti attivi nella diffusione di immagini pedopornografiche, un reato che la legge punisce severamente. Per questa indagine, sono state eseguite perquisizioni personali e digitali con decreto giudiziario, per raccogliere prove concrete a carico dei sospettati.

Gli agenti hanno condotto controlli mirati nella zona catanese, focalizzandosi su un uomo di 42 anni individuato tramite intercettazioni e monitoraggi online. Le particolari modalità operative hanno fatto uso di strumenti tecnologici avanzati per analizzare e rintracciare i contenuti illeciti scambiati sulla rete, prevenendo la loro ulteriore diffusione.

Le tecniche investigative e la collaborazione con child rescue coalition

L’indagine è stata potenziata dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online , parte del servizio polizia postale italiano. In questo caso, è stato fondamentale il supporto dell’organizzazione no profit Child rescue coalition, specializzata nel rilevamento e segnalazione di abusi sui minori in rete.

Grazie a software investigativi avanzati, si è riusciti a geolocalizzare con precisione l’utente associato a un account tramite il quale sono stati caricati e scaricati file illeciti. Questi programmi permettono di riconoscere flussi di dati e tracciare la posizione degli autori di crimini digitali, rendendo più efficiente il processo di arresto.

L’azione congiunta fra istituzioni e realtà private ha dimostrato come la lotta contro la pedopornografia online necessiti di interventi che combinino competenze tecniche, giuridiche e tecnologiche.

Il sequestro del materiale e il profilo dell’arrestato

Al momento dell’arresto in flagranza, gli agenti hanno sequestrato oltre 2.000 video con contenuti pedopornografici, per un totale che supera le 52 ore di registrazioni. La quantità e la natura dei file indicano un’attività di accumulo e condivisione illegale rilevante.

L’uomo, 42 anni, residente nella provincia di catania, è stato quindi tratto in arresto con l’accusa di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Le indagini continueranno per verificare eventuali connessioni con altri soggetti o reti coinvolte nella produzione o diffusione di questi contenuti.

Il sequestro di un archivio così ampio può contribuire a risalire ad altri utenti e aprire nuove piste investigative. La polizia postale ha sottolineato che operazioni di questo tipo sono essenziali per difendere i minori da abusi e sfruttamento diffusi nell’ambiente digitale.

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