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Uruguay dichiara allerta rossa per il freddo dopo la morte di sei senzatetto

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Una crisi climatica ha colpito l’uruguay con temperature notturne sotto lo zero, portando il governo a dichiarare l’allerta rossa per il freddo. Dopo la morte di sei persone senza fissa dimora, le autorità hanno avviato un’azione urgente per proteggere chi vive in condizioni di vulnerabilità, imponendo il trasferimento obbligatorio nei centri di accoglienza.

La risposta del governo di uruguay all’emergenza freddo

L’uruguay ha attivato misure straordinarie per far fronte alle gelate che hanno causato diversi decessi tra i senzatetto. Il ministero dello Sviluppo Sociale, noto come Mides, ha aperto 29 rifugi dedicati alle persone esposte al freddo intenso. A questi si aggiungono tre centri di evacuazione istituiti per l’emergenza. L’ordine di trasferimento obbligatorio è entrato in vigore all’inizio della settimana e coinvolge squadre operative autorizzate a intervenire direttamente sul territorio.

Evacuazione forzata anche per gli animali

Il direttore del sistema nazionale delle emergenze, Leandro Palomeque, ha spiegato che questa misura consente l’evacuazione forzata anche degli animali in condizioni di rischio. L’obiettivo è ridurre la probabilità di ulteriori vittime causate dal gelo, garantendo un riparo sicuro. Le temperature sono scese di notte sotto zero per diversi giorni consecutivi, aggravando la situazione delle persone senza fissa dimora che spesso non hanno ripari adeguati.

Dettagli sulle vittime e i luoghi degli incidenti

Le prime due vittime sono state registrate nel dipartimento di Rivera, al confine con il Brasile. Tra queste, un uomo che viveva sotto un ponte ha perso la vita dopo essersi rifiutato di entrare in un rifugio. Un rifiuto che riflette la difficile realtà e spesso l’isolamento dei senzatetto. Il fenomeno riguarda chi, per ragioni varie, non accetta ospitalità formale o ha paura di condizioni imposte nei centri.

L’ultima vittima nel dipartimento di treinta y tres

La sesta vittima è stata trovata nel dipartimento di Treinta y Tres, nella parte orientale del paese, a oggi ultima morte documentata. Si trattava di un uomo di 43 anni, trovato mentre dormiva in una tenda all’interno del parco del Río Olimar. Questa situazione mostra come molti vivano all’aperto nonostante il clima rigido.

Impatto sociale e interventi sul territorio

L’allerta rossa ha mobilitato una rete di soccorso che coinvolge operatori sociali, volontari e forze dell’ordine. L’evacuazione obbligatoria ha l’obiettivo di mettere al riparo persone e animali, considerando che queste condizioni climatiche estreme rappresentano una minaccia grave per chi non ha accesso a un’abitazione. I rifugi messi a disposizione dispongono di risorse per accogliere temporaneamente i più vulnerabili.

Monitoraggio e sensibilizzazione

Le autorità mantengono un monitoraggio costante, con squadre pronte a intervenire nelle aree dove si registra la presenza di persone senza dimora. L’intervento si concentra anche sulla sensibilizzazione riguardo le opportunità di ospitalità offerte e l’invito alla collaborazione per evitare ulteriori tragedie. Le basse temperature continue in questa stagione hanno spinto il governo a un impegno straordinario in termini di assistenza sociale e prevenzione.

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