A terni le forze dell’ordine hanno portato a termine un’indagine importante contro un gruppo criminale accusato di traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione ha coinvolto italiani e nordafricani collegati a un’unica organizzazione che agiva in città, occupandosi della distribuzione di grandi quantità di eroina, cocaina e hascisc.
I dettagli dell’operazione e le misure cautelari
La polizia di terni ha eseguito ventuno provvedimenti cautelari nei confronti di persone ritenute indiziate per traffico di droga. Tra questi, nove sono finiti in carcere, otto hanno ricevuto l’arresto domiciliare, mentre quattro hanno subito divieti di dimora con obbligo di presentarsi regolarmente alla polizia giudiziaria. Queste misure sono state disposte dal gip a fronte di elementi che collegano tutti i soggetti coinvolti a un sodalizio criminale ben radicato nel territorio cittadino.
Il gruppo criminale e le sostanze trafficate
L’operazione ha riguardato un vasto gruppo, composto sia da cittadini italiani sia da nordafricani, tutti indiziati di aver contribuito in modo rilevante al traffico di stupefacenti. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, la banda gestiva rotte di rifornimento e vendita di eroina, cocaina e hascisc, mettendo in circolazione quantità consistenti destinate al mercato locale.
La strategia investigativa e il ruolo della squadra mobile
Il lavoro della squadra mobile di terni è stato coordinato dal Servizio centrale operativo, un organo specializzato in attività investigative complesse. Durante l’operazione sono stati impiegati anche reparti cinofili antidroga e antiesplosivi. Il personale di rinforzo ha supportato le attività sul campo, permettendo di svolgere perquisizioni e sequestri simultanei su più obiettivi.
L’indagine ha visto mettere insieme elementi probatori raccolti con intercettazioni, pedinamenti e controlli mirati nelle zone dove il gruppo manteneva la propria presenza. Le sostanze sequestrate durante le perquisizioni hanno confermato l’entità e la pericolosità del traffico gestito dal sodalizio. Particolare attenzione è stata posta sulla capacità del gruppo di organizzare approvvigionamenti regolari e di mantenere una rete affidabile di spacciatori.
Metodi investigativi e strumenti utilizzati
Le attività hanno incluso l’uso di tecnologie per le intercettazioni e un lavoro di osservazione continuo, che ha permesso di raccogliere prove concrete per l’emissione delle misure cautelari disposte dal gip.
Sequestri, perquisizioni e il coinvolgimento di altri soggetti
Oltre all’esecuzione dei provvedimenti cautelari, sono state effettuate perquisizioni nei confronti di almeno dieci persone non raggiunte da misure restrittive. Questi controlli hanno portato al sequestro di materiale probatorio ritenuto utile alle indagini, tra cui telefoni, documenti e altri oggetti legati all’attività criminale.
Le operazioni hanno interessato abitazioni e luoghi di lavoro riconducibili ai soggetti coinvolti, così da documentare la loro partecipazione al traffico e raccogliere ulteriori elementi per ricostruire la struttura del gruppo. Le autorità hanno agito con determinazione per disarticolare completamente la rete, con l’obiettivo di ridurre la disponibilità di droga nel territorio e contrastare i rischi connessi al suo consumo.
La composizione e il contesto del gruppo criminale
Il coinvolgimento di diverse persone, di nazionalità italiana e nordafricana, conferma la complessità dei gruppi criminali che operano nelle città italiane, basandosi su connessioni e complicità che oltrepassano i confini nazionali. Le attività della polizia continuano per verificare altri possibili legami e seguire le tracce di questo giro di droga.