L’andamento delle Borse europee ha mostrato un’accelerazione significativa, spinta dai dati positivi dell’indice Ifo sulla fiducia delle imprese in Germania. Questo indicatore, che riflette le aspettative e la situazione attuale delle aziende, ha sorpreso gli analisti con risultati superiori alle previsioni, infondendo ottimismo nei mercati. La Borsa di Francoforte ha registrato un incremento del 2,15%, mentre Milano ha seguito con un aumento del 1,6%. Anche Parigi e Madrid hanno visto crescite simili, rispettivamente del 1,4%, mentre Londra ha chiuso in positivo con un guadagno dello 0,4%.
Tensioni geopolitiche e aspettative economiche
A livello globale, i futures statunitensi sono risultati positivi, sostenuti dall’annuncio di una tregua di 12 ore tra Israele e Iran, comunicato dal presidente americano Donald Trump. Questa notizia ha contribuito a ridurre le tensioni geopolitiche, favorendo l’ottimismo sugli investimenti. Inoltre, la vicepresidente della Federal Reserve, Michelle Bowman, ha accennato a un possibile taglio dei tassi di interesse a luglio, aumentando ulteriormente la fiducia degli investitori.
Nel pomeriggio, il mercato attende con interesse la pubblicazione dei prezzi delle case negli Stati Uniti, insieme agli indici della Fed di Richmond e agli interventi dei leader economici, tra cui la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, e il governatore della Fed, Jerome Powell. Questi eventi potrebbero fornire ulteriori indicazioni sulla salute dell’economia globale e sulle politiche monetarie future.
Andamento delle materie prime e titoli di Stato
Nel settore delle materie prime, si è registrato un forte calo dei prezzi del greggio, con il Wti che ha perso il 3,5%, portandosi a 66,1 dollari al barile. Anche il gas ha subito una contrazione significativa, scendendo del 10,09% a 36,41 euro al MWh. Sul mercato dell’oro, il prezzo è diminuito dell’1,2%, attestandosi a 3.327,36 dollari l’oncia. In ambito valutario, il dollaro ha raggiunto un cambio di 0,86 euro e oltre 0,73 sterline.
Un dato significativo riguarda il differenziale tra i titoli di Stato italiani (Btp) e quelli tedeschi (Bund) decennali, che si attesta a 94,3 punti. Il rendimento annuo dei Btp ha visto una flessione di 1,6 punti, scendendo al 3,46%, mentre il rendimento dei Bund ha registrato un incremento di 1,5 punti, portandosi al 2,52%.
Performance settoriale e titoli in evidenza
Nel panorama settoriale, i titoli automobilistici hanno brillato, con Stellantis che ha guadagnato il 3,25% in seguito all’avvio della nuova gestione di Antonio Filosa. Volkswagen ha visto un incremento del 3%, e Renault ha chiuso con un +2,75%. Anche i produttori di semiconduttori hanno mostrato performance positive, con Infineon in crescita del 2,54%, Asml del 2,2% e Stm dell’1,9%. I titoli del lusso hanno seguito questa scia positiva, con Puma che ha registrato un guadagno del 3,85%, Richemont del 2,58% e Kering del 2,2%.
Tuttavia, non tutte le notizie sono state positive. I titoli petroliferi hanno subito significative perdite, con Bp in calo del 4,86%, TotalEnergies del 3,45%, Shell del 3,25% ed Eni del 3,2%. Queste flessioni sono state influenzate dalle prospettive di una diminuzione della domanda di petrolio a seguito dell’allentamento delle tensioni geopolitiche.
Nel settore bancario, Mps ha registrato un guadagno significativo del 5,61%, dopo aver ricevuto un primo via libera dal consiglio di vigilanza della Bce per l’Ops su Mediobanca, che ha visto un incremento del 3,97%. Altri istituti, come Unicredit (+3,4%), Banco Bpm (+2,82%), Bper (+2,54%), Bnp (+2,5%), Popolare Sondrio (+2,27%) e Intesa Sanpaolo (+2,1%), hanno anch’essi chiuso in territorio positivo.
In conclusione, la giornata di scambi è stata caratterizzata da un mix di ottimismo e cautela, con i mercati europei che hanno risposto positivamente alle notizie economiche e geopolitiche. Gli investitori continuano a monitorare l’evoluzione delle situazioni internazionali e le politiche monetarie in arrivo, mantenendo alta l’attenzione sulle opportunità di investimento.