Ivanka Trump e Jared Kushner hanno deciso di puntare su un’isola albanese per un progetto immobiliare di portata significativa. L’investimento supera il miliardo di dollari e mira a trasformare l’isola di Sazan, quasi inesplorata fino a oggi, in una destinazione per turisti di alto livello, ricca di comfort e servizi esclusivi. Questa operazione si inserisce in un quadro più ampio di sviluppo turistico nel paese balcanico, accendendo discussioni tra istituzioni, residenti e associazioni ambientali.
La trasformazione di sazan: da isola militare a meta per il turismo di lusso
Sazan è un’isola al largo della costa albanese, situata all’ingresso della baia di Valona. In passato la sua funzione era prevalentemente militare, sotto il regime comunista, e ancora oggi è disseminata di ordigni inesplosi. Il progetto di bonifica è una delle condizioni preliminari all’avvio dei lavori per il resort. L’obiettivo è dare un volto nuovo all’isola, che finora è rimasta praticamente incontaminata e fuori dai normali itinerari turistici.
Il clima dell’isola è subtropicale e la posizione geografica la rende interessante per l’espansione del turismo di alto livello nell’area. Secondo il primo ministro albanese Edi Rama, il paese ha grande bisogno di attrarre un turismo che porti investimenti e sviluppo, paragonando questa esigenza a quella di un deserto che deve trovare acqua. L’idea è quella di rivoluzionare la destinazione con un complesso che offrirà standard molto elevati, attirando una clientela di nicchia.
Il progetto e i retroscena: affinità globale e il silenzio sulle trattative
Il progetto è affidato a Affinity Global Development, una società cofondata da Jared Kushner e Asher Abehsera, il quale ricopre anche il ruolo di amministratore delegato. Le trattative sono state tenute segrete per molti mesi. Nessuna informazione è stata condivisa con i cittadini locali o con i membri del parlamento albanese fino a quando il quotidiano The Guardian ha pubblicato i dettagli aumentando la pressione mediatica.
L’investimento complessivo supera 1,4 miliardi di dollari, una cifra che riflette l’ambizione del progetto e le dimensioni previste per il resort. La scelta del silenzio ha suscitato critiche da più parti, soprattutto tra le organizzazioni ambientaliste e alcuni esperti che temono per l’impatto negativo che i lavori potrebbero avere sull’ecosistema dell’isola, ancora poco toccato dall’attività umane.
L’espansione nei balcani: la strategia di kushner oltre l’albania
Affinity Global Development sta guardando anche ad altri paesi dell’area balcanica. Un altro progetto significativo riguarda la Serbia, dove è prevista la trasformazione di un edificio storico a Belgrado, l’ex sede del ministero della difesa, distrutta durante i bombardamenti del 1999, in un hotel di lusso. Questa mossa fa parte di una strategia più ampia di Jared Kushner per acquisire proprietà immobiliari di prestigio nei paesi della regione.
L’intenzione è quella di sviluppare strutture ricettive destinate a un turismo élite, contribuendo così a trasformare alcune zone urbane o periferiche, spesso simbolo di passati conflitti, in poli attrattivi per investitori e visitatori provenienti da tutto il mondo. Il piano presenta però anche questioni irrisolte legate alla storia e alla memoria dei luoghi, che potrebbero generare ulteriore dibattito.
Un doppio ruolo per il progetto
Questo progetto assume quindi un doppio ruolo: da un lato rappresenta un’opportunità per rafforzare il turismo in aree con potenziale inespresso; dall’altro riporta al centro del confronto temi sensibili come il rispetto dell’ambiente e il coinvolgimento delle comunità locali nelle decisioni che riguardano il loro territorio.